La conferenza dei presidenti delle commissioni parlamentari oggi ha indicato che le necessarie audizioni di Bulc e Sefcovic si terranno lunedì nella sede alsaziana del Parlamento. Domani i capigruppo ufficializzeranno il calendario nella cosiddetta Conferenza dei presidenti. "Faremo tutto il possibile per rispettare i tempi, ma non può essere pregiudicato il lavoro delle Commissioni parlamentari nelle audizioni" riferiscono dall'entourage del presidente Martin Schulz, che in questa fase è "in permanente contatto" con Juncker, mentre resta da chiarire come sarà modificato il portafoglio dell'ungherese Navracsics, contestato in audizione.
Fonti diplomatiche di alto livello nei giorni scorsi hanno fatto osservare che i tempi dell'insediamento della nuova Commissione possono essere decisivi anche per la valutazione dei progetti di bilancio, in particolare quelli di Parigi e Roma. Al momento infatti i team di Barroso (ovvero Katainen) e Juncker (con Moscovici in prima fila) "stanno collaborando" per gestire la transizione e i "giudizi" che l'esecutivo dovrà presentare tra circa un mese. Ma in caso di ulteriori problemi in Parlamento, l'insediamento slitterebbe ed il gruppo Juncker si sfilerebbe dal processo di valutazione delle finanziarie.
Per l'Italia, osserva il sottosegretario Sandro Gozi, "e' importante" che la nuova Commissione "cominci a lavorare il primo novembre perche' vogliamo che il piano di investimenti ed i suoi tratti fondamentali siano presentati gia' al Consiglio Europeo di dicembre". E Gozi ricorda pure che Juncker è stato eletto sulla base di un'agenda focalizzata sulla crescita, che "impone di fare il massimo uso della flessibilità" e che "lo impegna direttamente e politicamente".
In Parlamento non sono previsti problemi per l'esame a Sefcovic, che nella Commissione uscente è vicepresidente per 'Rapporti istituzionali e Amministrazione' ed ha già superato l'audizione come candidato di Juncker a 'Trasporti e Spazio'.
Qualche perplessità invece emerge per la Bulc, imprenditrice estranea alla politica fino alla chiamata nel governo del giurista anti-corruzione Miro Cerar, appassionata di 'new age' con in curriculum studi di informatica ma anche da sciamana.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA