Dopo mesi di negoziato i Paesi
Ue sono a un passo dall'accordo sui due regolamenti che fissano
gli obiettivi al 2030 di riduzione delle emissioni di gas serra
nei settori agricoltura, trasporti e foreste. Il via libera
politico dovrebbe arrivare domani dal consiglio dei ministri
dell'Ambiente in Lussemburgo. Fonti della presidenza estone
individuano nella flessibilità richiesta dai paesi dell'estremo
nord dell'Europa nella gestione e sfruttamento delle foreste la
principale questione da risolvere. Ma c'è molta pressione per
superare le divisioni perché l'Ue vuole presentarsi da leader
nell'azione per il clima alla prossima conferenza della parti di
Bonn (Cop 23, 6-17 novembre). Secondo quanto stabilito dai capi
di Stato e di governo europei nell'ottobre 2014, l'Ue punta a
tagliare le emissioni da agricoltura, trasporti, edifici e
gestione delle foreste del 30% entro il 2030, rispetto ai
livelli del 2005.
Oggi alle 14 entra nell'ultima fase anche il negoziato tra
Commissione, Consiglio e Parlamento sull'assetto futuro del
mercato delle emissioni da industria e energia (Ets). L'accordo,
però, non sembra a portata di mano. L'impegno dei leader europei
sui settori Ets è di ridurre le emissioni del 43% entro il 2030
rispetto ai livelli del 2005.
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