Intesa raggiunta a livello Ue
sulla sicurezza delle forniture di gas, che prevede la
solidarietà tra stati organizzati in gruppi di rischio, diversi
livelli di allerta e la definizione dei consumatori prioritari
in caso di crisi. L'accordo, raggiunto dopo una serie di
negoziati da Parlamento, Consiglio e Commissione Ue, dovrà ora
essere formalmente approvato dagli stati membri e dalla plenaria
dell'Aula. Si tratta di un "pezzo cruciale di legislazione", ha
dichiarato il relatore e presidente della commissione industria
dell'Europarlamento, il popolare polacco Jerzy Buzek, che "ci
renderà più sicuri e resistenti alle interruzioni esterne e
all'abuso delle forniture energetiche come arma politica". Con
la definizione di corridoi di emergenza delle forniture, la
solidarietà tra Paesi sarà comunque usata come "ultimo ricorso".
Sarà inoltre obbligatoria la notifica alle autorità nazionali
competenti dei contratti di lungo termine che forniscono oltre
il 28% del consumo di gas di un Paese. In caso di dubbi, le
autorità potranno informare la Commissione.
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