Fiori e fieno per terra, e una
scritta sul muro del palazzo Berlaymont, sede della Commissione
europea: "COP21 m'a tuer", cioè COP21 m'ha ucciso. E' il
risultato di un blitz compiuto questa mattina verso le 11:00 da
un gruppo di ambientalisti che manifestavano a Bruxelles contro
l'accordo sul clima raggiunto alla COP21 di Parigi, che oggi
viene firmato a New York. Alcuni testimoni parlano di una
trentina di persone con fumogeni e maschere di animali che dopo
un piccolo corteo fra la sede del Consiglio Ue e quella della
Commissione europea, si sono spostati rapidamente davanti
all'ingresso del Berlaymont riuscendo a imbrattare le porte e il
muro del palazzo, nonostante la presenza di militari e polizia
nella zona, rafforzata dopo gli attentati di un mese fa.
I militanti del movimento ambientalista Ensemble Zoologique
de Libération de la Nature (Ezln) hanno rivendicato il blitz
avvenuto questa mattina contro la sede della Commissione
europea. Lo riporta l'agenzia Belga. Il gesto simbolico vuole
"denunciare l'irresponsabilità dell'accordo di Parigi e dei
negoziati sul Ttip", scrivono gli attivisti. "Noi vogliamo
prendere il sopravvento sugli autori della distruzione
climatica: industriali, lobbisti, ma anche capi di stato e
burocrati, che si sono mostrati incapaci di prendere decisioni
all'altezza della posta in gioco e dissimulano la loro mancanza
di impegno dietro questa firma dell'accordo di Parigi", hanno
precisato i militanti in un comunicato.
Verso le 11 i manifestanti (alcuni travestiti da animali) sono
arrivati davanti al Berlaymont, hanno sparso fieno e fiori anche
con l'aiuto di una carriola, hanno inscenato una sorta di haka e
hanno scritto "Cop21 m'a tuer" (la Cop21 mi ha ucciso) sotto
l'insegna della Commissione europea, ripetendo un errore
grammaticale in francese (il verbo è all'infinito e non al
participio) che ricorda un celebre caso di cronaca degli anni
'90, conosciuto come "Affaire Omar Raddad".
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