Non solo. Lotta senza quartiere anche ai software 'truccati' come quelli utilizzati da Vw: d'ora in poi sarà obbligatorio per i produttori dover fornire l'accesso ai codici software dei modelli auto. Finora "la Commissione non aveva assolutamente nessun potere per prendere la leadership della situazione", ha dichiarato la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta Bienkowska, mentre "ora abbiamo il potere di agire". La stretta sul sistema delle omologazioni ha ricevuto il beneplacito dei consumatori europei del Beuc, che hanno parlato di "passo importante nella buona direzione". Approvazione anche dal Parlamento Ue, dove il presidente della commissione ambiente Giovanni La Via (Ap/Ppe) ha quindi fatto "appello agli Stati membri perché imparino la lezione dello scandalo Volkswagen". Spetterà infatti ora ai 28 e all'Aula di Strasburgo dare l'ok alla nuove regole. Il rischio è che accada quanto successo per i test sulle emissioni in condizioni di guida reali (Rde): annacquare la proposta della Commissione Ue. I 28, nell'accordo raggiunto a fine ottobre, hanno fissato infatti una soglia di tolleranza di superamento dei limiti delle emissioni al doppio degli stessi limiti e con tempi più lunghi. Al momento i limiti di 80 mg dei gas nocivi NOx vengono superati del 400-500%. Mentre gli eurodeputati Pd si dicono già pronti a bocciare il provvedimento, la Commissione spera nella settimana che resta da qui al voto di riuscire a raggiungere un'intesa, forte del provvedimento odierno. "Le discussioni sono in corso", ha detto Bienkowska. Il rischio è che l'entrata in vigore dei nuovi test slitti ancora. Intanto Fca assicura: "Tutti i veicoli sono conformi" e "operano allo stesso modo su strada e nei laboratori".
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