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Il Nord Stream 2 "non è" la
soluzione per l'Ue. Lo ha sottolineato ancora una volta il
vicepresidente della Commissione Ue all'Unione dell'energia
Maros Sefcovic in un'intervista con 'Euractiv' a Davos. "Per noi
è chiaro che la legislazione Ue deve essere pienamente
rispettata", ha ribadito Sefcovic, aggiungendo che "è anche
abbastanza chiaro che questo progetto non può ricevere
finanziamenti Ue in quanto non vediamo in cosa aiuti la
diversificazione delle nostre forniture energetiche" perché "la
fonte è la stessa", ovvero il gas russo, "e la rotta è la
stessa" di un gasdotto già esistente.
Per questo va mantenuta quella che dall'Ucraina porta in
Europa il gas russo. "Il dibattito su quanto importante sia la
preservazione del corridoio ucraino del gas sta continuando", ha
messo in chiaro il vicepresidente della Commissione, "e vorremmo
vedere che questo transito fosse mantenuto".
In ogni caso, ha assicurato Sefcovic, "la Commissione ora sta
discutendo con il regolatore tedesco" e "ovviamente il dibattito
sull'estensione del Nord Stream sta avvenendo a diversi livelli,
vedremo come evolve in futuro". Gazprom intanto, ha aggiunto,
con il rinnovo dell'accordo sulle forniture invernali a Kiev
raggiunto con la mediazione di Bruxelles, "si sta mostrando più
cooperativa" e "spero che potremo estendere questa buona
cooperazione in futuro" anche se "stiamo mandando un messaggio
chiaro che, per quanto riguarda la sicurezza energetica, ci
sentiremmo più sicuri se le forniture fossero più
diversificate".
