L'Aula di Strasburgo ha sin dal principio espresso la sua contrarietà per le soglie di tolleranza di 'sforamento' dei limiti delle emissioni ritenute troppo alte, modificate dai 28 a partire da una proposta della Commissione Ue più ambiziosa. Il voto è stato fissato per la plenaria di febbraio, ma questo si preannuncia negativo. "Non speculo sull'esito del voto", ha affermato la portavoce in reazione al dibattito tenutosi in plenaria a Strasburgo, ma "quel che è importante per la Commissione", ha sottolineato, "è avere in piedi al più presto un pacchetto ambizioso e realistico". Se gli eurodeputati bocceranno le nuove regole, invece, entrambe le strade che Bruxelles potrebbe intraprendere - o un nuovo testo da far approvare ai 28 o una nuova proposta legislativa - richiederebbe molto tempo e non è detto che riceva l'ok dei Paesi, che hanno già faticato molto a trovare un'intesa lo scorso 28 ottobre. Intanto la commissaria Bienkowksa, che non ha finora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale su Renault, giovedì incontrerà di nuovo i vertici Volkswagen. Obiettivo, fare il punto della situazione sui risultati dell'indagine interna sullo scandalo provocato dall'uso di un software truccato, i rimedi previsti e le compensazioni ai consumatori. "L'industria ha urgentemente bisogno di chiarezza ora, in modo che i produttori possano pianificate lo sviluppo di veicoli in linea con i nuovi requisiti" dei test su strada, ha ammonito l'Acea, l'associazione dei produttori auto europei, perche "qualsiasi ritardo nella legislazione lascerebbe poco tempo per fare i cambiamenti necessari".
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