L'obiettivo è fermare il declino del patrimonio natura e il Consiglio ambiente rivolge chiaramente un appello agli stessi Stati membri perché "migliorino l'attuazione delle loro strategie e piani d'azione nazionali sulla biodiversità". I benefici stimati dalle risorse naturali e gli ecosistemi della rete di aree Natura 2000 nell'Unione "ammontano a 200-300 miliardi l'anno".
Soddisfatta Genevieve Pons, direttore dell'ufficio Ue del Wwf, secondo cui i ministri dell'ambiente "hanno riconfermato la propria volontà di concentrarsi sull'implementazione delle direttive europee 'salva-natura' piuttosto che sottoporle a revisione". Ora però "si tratta di passare dalle parole ai fatti!" dice Pons. Il Wwf Italia invita quindi il ministero dell'ambiente italiano a garantire "l'operatività della strategia nazionale sula biodiversità, approvata nel 2010, che sinora non ha avuto gambe finanziarie su cui camminare" e perché "solleciti le Regioni a superare i ritardi nella designazione dei Siti di interesse comunitario (Sic), e alla costituzione delle Zone speciali di conservazione (Zsc), come richiesto dalla Commissione Europea", che per le carenze ha aperto una procedura d'infrazione. (ANSA)
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