Pressing dell'Europa sull'Italia
per lo stop all'utilizzo dei richiami vivi, così come previsto
dalla Direttiva sugli uccelli, pratica ancora diffusa in Veneto,
Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Provincia di
Trento. A febbraio 2014 la Commissione aveva inviato una lettera
di messa in mora all'Italia, chiedendo la cessazione di questa
pratica proibita e concludendo che non c'erano i pressupposti
per una deroga.
Dato che l'Italia non ha provveduto a sanare la violazione
della legge europea, la Commissione ha deciso di inviare un
parere motivato. Il Paese ha ora due mesi per mettersi in
regola. In caso di inadempienza, la questione potrebbe arrivare
all'attenzione della Corte di Giustizia.
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