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Al via raccolta firme per garantire il diritto all'aborto nell'Unione

Al via raccolta firme per garantire il diritto all'aborto nell'Unione

Più di 20 milioni di donne non vi hanno accesso in Europa

29 aprile 2024, 19:19

Redazione ANSA

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Al via raccolta firme per garantire il diritto all 'aborto nell 'Unione © ANSA/AFP

BRUXELLES - Gli organizzatori dell'iniziativa dei cittadini europei 'La mia voce, la mia scelta per un aborto sicuro e accessibile' hanno dato il via alla prima campagna di raccolta firme per garantire a tutte le donne in Europa la scelta di richiedere l'interruzione volontaria della gravidanza. L'iniziativa è stata presentata oggi a Bruxelles.

"Migliorare l'accesso all'aborto sicuro per milioni di donne in tutta Europa dovrebbe essere una priorità assoluta dell'Ue" ha spiegato l'attivista slovena Kristina Krajnc, dell'Istituto 8 marzo, sottolineando quanto sia "terribile" il fatto che oggi "più di 20 milioni di donne nell'Ue non abbiano accesso a cure abortive sicure". La risposta a questo problema europeo è stata "un'iniziativa popolare europea, l'unico strumento di democrazia diretta con cui i cittadini europei possono influenzare direttamente le politiche dell'Ue" ha ricordato l'attivista.

La proposta, registrata nelle scorse settimane dalla Commissione europea e per il cui esame è richiesta una soglia minima di un milione di firme, mira a stabilire un meccanismo finanziario che sostenga gli Stati membri per fornire servizi di aborto sicuri e legali, affrontando così le sofferenze e i decessi dovuti a un accesso inadeguato. "Se uno Stato membro aderisse volontariamente a questo schema, ad esempio la Slovenia, l'Ue finanzierebbe l'assistenza all'aborto fornita alle donne polacche o croate che oggi non hanno questo diritto, non possono accedere all'aborto e devono pagare di tasca loro", ha spiegato Krajnc. Allo stesso modo - ha detto ancora - il fondo dell'Ue servirebbe a coprire anche i costi dell'aborto per le donne provenienti da Paesi in cui la possibilità di interrompere la gravidanza non è gratuita, come Austria e Germania, o per le donne provenienti da Paesi in cui l'aborto è legale ma non facilmente accessibile, come Croazia e Italia". Stessa cosa per le donne che si trovano ad affrontare restrizioni legali quasi totali, come avviene in Polonia o a Malta".

"Questo - ha concluso l'attivista - sarebbe un grande passo avanti, che renderebbe l'aborto sicuro accessibile e le scelte riproduttive veramente libere per tutti".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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