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Ue taglia le stime del Pil Italia +0.9% nel 2023. 'Rischi da guerra, tassi e clima'

Ue taglia le stime del Pil Italia +0.9% nel 2023. 'Rischi da guerra, tassi e clima'

L'Ue presenta le nuove previsioni economiche. Il commissario Gentiloni: 'Ha sorpreso il calo della crescita italiana nel secondo trimestre'. In calo anche il Pil della Germania

12 settembre 2023, 13:31

Redazione ANSA

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EU Commission Economic Forecast © ANSA/EPA

 La Commissione europea riduce le stime sulla crescita del Pil. Nell'eurozona è attesa a +0,8% nel 2023 (da +1,1% atteso delle previsioni di primavera) e +1,3% nel 2024 (da +1,6%). In Italia è atteso nel 2023 in crescita dello 0,9% (da +1,2%) e +0,8% nel 2024 (da +1,1%). Lo annuncia l'esecutivo comunitario parlando di "slancio ridotto" della crescita nella prima metà dell'anno."In Italia, la crescita nel secondo trimestre ha sorpreso al ribasso con una contrazione dello 0,4%, trainata dal calo della domanda interna. Sebbene sia previsto un leggero rimbalzo nella seconda metà di quest'anno e nel prossimo, le proiezioni di crescita annuale sono state riviste al ribasso a partire dalla primavera. Si prevede che il Pil italiano crescerà dello 0,9% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024"  ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni presentando in conferenza stampa le previsioni economiche d'estate. "Dobbiamo avere fiducia e fiducia nel futuro dell'economia europea. C'è molto che possiamo fare per sostenere una crescita sostenuta e sostenibile. L'efficace attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza rimane una priorità fondamentale. Dovrebbero essere perseguite politiche fiscali prudenti e favorevoli agli investimenti, in sintonia con gli sforzi continui delle nostre banche centrali per domare l'inflazione". Il rallentamento della crescita "non è particolarmente italiano ma coinvolge diversi paesi e ho fiducia che l'economia italiana come ha mostrato in tanti occasioni possa reagire in modo positivo". Lo ha detto Paolo Gentiloni. Le previsioni per l'Italia "sono in linea con l'eurozona e l'Ue" e legate tra l'altro al "calo della domanda interna". La seconda motivazione "è la difficoltà dell'industria". Poi "la stretta monetaria che influisce sulla crescita di tutti i Paesi ha un ruolo particolare in un paese in cui dal finanziamento delle banche dipende molto degli investimenti in economia, relativamente più che in altri paesi europei".
L'inflazione è attesa nel 2023 al 5,6% nell'eurozona (da 5,8%) e al 2,9% nel 2024 (da 2,8%). In Italia al 5,9% e al 2,9% quest'anno e il prossimo. 

 

La Commissione europea nelle previsioni economiche di estate indica come ulteriori "rischi" e "fonti di incertezza" la guerra in l'Ucraina e la stretta monetaria. Emergono tra i fattori di rischio anche "i crescenti rischi climatici". Il rialzo dei tassi "potrebbe pesare sull'attività economica più pesantemente del previsto", ma anche portare un calo più rapido dell'inflazione e accelerare il ripristino dei redditi reali. Le pressioni sui prezzi potrebbero però rivelarsi più persistenti". Per i rischi climatici cita "condizioni meteo estreme e incendi e inondazioni senza precedenti durante l'estate" e "pesano sulle prospettive".

"La debolezza della domanda interna, in particolare dei consumi, mostra che i prezzi al consumo, elevati e ancora in aumento per la maggior parte dei beni e dei servizi, stanno pesando più di quanto previsto nelle previsioni di primavera". Lo afferma la Commissione Ue nel rivedere al ribasso le attese. "Nel complesso, si prevede che lo slancio di crescita più debole nell'Ue si estenderà fino al 2024, e l'impatto della politica monetaria restrittiva è destinato a continuare a frenare l'attività economica".

Nell'economia europea "l'incertezza rimane eccezionalmente elevata, in gran parte a causa della guerra di aggressione in corso da parte della Russia contro l'Ucraina. La stretta monetaria potrebbe portare a effetti negativi sull'attività economica più forti del previsto, ma potrebbe anche innescare un calo più rapido dell'inflazione, che accelererebbe la ripresa dei redditi reali" ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni.

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Gentiloni: 'Sui tassi di interesse siamo vicini al picco. Non partecipo a polemiche che danneggiano l'Italia'

La decisione sui tassi di interesse "sarà presa dalla Bce noi stiamo presentando l'ultima previsione, non le nostre raccomandazioni alla Bce. Ma ciò che stimiamo sulla base della proiezione dei tassi di interesse a breve termine è che siamo in ogni caso vicini al picco dei tassi di interesse nell'Ue". Lo ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni.

"Dobbiamo avere fiducia e fiducia nel futuro dell'economia europea. C'è molto che possiamo fare per sostenere una crescita sostenuta e sostenibile. L'efficace attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza rimane una priorità fondamentale. Dovrebbero essere perseguite politiche fiscali prudenti e favorevoli agli investimenti, in sintonia con gli sforzi continui delle nostre banche centrali per domare l'inflazione" ha precisato Gentiloni.

"L'eterogeneità tra gli Stati membri rimane elevata in termini di crescita" ha sottolineato il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni presentando le previsioni economiche aggiornate dell'esecutivo comunitario. "In Germania il pil nella prima metà dell'anno è stato significativamente più debole di quanto previsto in precedenza - ha spiegato ad esempio -. Il calo dei salari reali ha pesato sui consumi, mentre la domanda esterna ha portato a un rallentamento delle esportazioni. Su base annua, si prevede che l'economia tedesca si contrarrà dello 0,4% nel 2023, una significativa revisione al ribasso rispetto alla crescita dello 0,2% prevista nelle previsioni di primavera. Nel 2024, si prevede che il pil reale rimbalzerà dell'1,1%, trainato da una ripresa dei consumi". "In Francia l'attività economica ha registrato una forte ripresa nel secondo trimestre di quest'anno, trainata principalmente dalle esportazioni nette - ha spiegato poi -. La domanda interna è tuttavia rimasta debole. Nell'orizzonte di previsione, si prevede che il pil cresca moderatamente man mano che la domanda interna riacquista vigore. Nel complesso, si prevede che la crescita economica raggiungerà l'1% nel 2023 e l'1,2% nel 2024, rispetto alle proiezioni di primavera dello 0,7% nel 2023 e dell'1,4% nel 2024".

Il commissario economico ha poi risposto allla domanda su alcune considerazioni fatte da esponenti dell'esecutivo italiano, anche dalla premier. "Questa è una domanda sull'Italia che mi è stata indirettamente rivolta spesso in questi giorni, perfino in India. Io dico soltanto che non voglio partecipare a polemiche che penso che danneggino l'Italia".

 

Ue taglia le stime sulla Germania, Pil cala dello 0,4% nel 2023

Tra le previsioni economiche d'estate la Commissione europea rivede al ribasso le attese sul Pil della Germania, che è visto ora in calo dello 0,4% nel 2023, per crescere poi dell'1,1% nel 2024. Si tratta di un taglio di 0,6 punti percentuali per quest'anno visto che nelle previsioni di primavera la Germania era attesa crescere dello 0,2% nel 2023 e dell'1,4% nel 2024. Tra gli altri Paesi dell'Ue la crescita attesa quest'anno per la Spagna è del 2,2% (+1,9% nel 2024), e dell'1% per la Francia (+1,2% nel 2024). Nell'Ue a 27 il Pil è atteso in crescita dello 0,8% (1,4% nel 2024).

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