BRUXELLES - Il Consiglio Ue ha chiesto "un parere" agli uffici legali per controllare che la Commissione Europea, pubblicando la nota congiunta tra Ursula von der Leyen e il presidente Usa Joe Biden, non abbia "travalicato" il suo mandato. Lo fa sapere un alto funzionario europeo. La parte della nota che ha suscitato l'allarme del Consiglio è quella sull'indirizzo "geostrategico" per quanto riguarda export ed investimenti. Su questo il convitato di pietra è la Cina. La posizione espressa da von der leyen è giudicata "differente" da quanto stabilito dal Consiglio Europeo lo scorso ottobre e questo ha innescato la richiesta di parere legale.
La fonte sottolinea che i dubbi sono di natura "procedurale" e che il corretto iter "non è stato rispettato". "Se ti impegni su delle misure che hanno effetto per tutta l'Europa, sarebbe meglio controllare prima che tu abbia davvero il sostegno di tutti", spiega la fonte. "Il rischio - aggiunge poi - è che si entri in una logica di blocchi, che Pechino sia spinta a stringere un'alleanza sempre più stretta con la Russia e che decida a quel punto di fornire armi a Mosca. E questo sarebbe esattamente ciò che desidera Putin". Il responso da parte degli uffici legali del Consiglio Ue è atteso "a ore".
La Commissione Europea ritiene di aver "tenuto al corrente" gli Stati membri sull'evoluzione dei negoziati con gli Stati Uniti, sfociati nella dichiarazione congiunta tra Joe Biden ed Ursula von der Leyen. Lo ha detto una portavoce della Commissione. Per quanto riguarda la Cina, la presidente ha reso nota la sua posizione "in diverse occasioni pubbliche" e segue la strategia di "ridurre i rischi" derivanti da eccessive dipendenze in settori chiave, come le materie prime, "così come accaduto con la Russia sull'energia". "Se il lavoro futuro lo richiederà, la Commissione si rivolgerà al Consiglio Europeo e ad altri Consigli".