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Plenaria straordinaria Parlamento Ue. Sassoli, non si può sospendere la democrazia

Plenaria straordinaria Parlamento Ue. Sassoli, non si può sospendere la democrazia

Von der Leyen, nessuno Stato può gestire la crisi da solo

26 marzo 2020, 14:45

Redazione ANSA

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Plenaria straordinaria Parlamento Ue. Sassoli, non si può sospendere la democrazia © ANSA/EPA

BRUXELLES - "Stiamo vivendo una situazione straordinaria ed inaspettata che ci ha condotto in queste settimane a prendere delle decisioni senza precedenti, anticipando spesso la rapida evoluzione delle circostanze con l'obiettivo di proteggere la salute di staff e deputati e garantire la vita democratica della nostra istituzione". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli aprendo la plenaria straordinaria del Parlamento Ue per approvare misure urgenti per far fronte al coronavirus. Sassoli si è rivolto a un'aula semi-vuota, con gli eurodeputati presenti seduti a distanza di sicurezza gli uni dagli altri. Sono 687 i membri del Parlamento europeo che hanno votato a distanza per la prima volta questa mattina. "Un risultato senza precedenti". "Abbiamo dovuto rallentare, certo. Ma tutti non si sono fermati, perché la democrazia non può essere sospesa soprattutto nel mezzo di una crisi così drammatica", ha aggiunto Sassoli.

"È anzi nostro dovere, proprio in questi tempi cosi difficili, essere al servizio dei nostri cittadini che tanto stanno soffrendo, dare loro una guida, una speranza per affrontare questo momento buio e quelli che verranno. Come legislatori noi abbiamo i mezzi, la possibilità e il dovere di essere utili", ha sottolineato Sassoli. "Oggi siamo qui vicini seppur lontani, riuniti con questo formato inedito, straordinario ma determinati a dare il nostro contributo nella lotta alla pandemia garantendo la nostra funzione democratica e la continuità dei lavori del parlamento perché è solo così che possiamo rendere un servizio alle persone, alle nostre comunità ed al personale sanitario che si sta sacrificando nelle corsie dei nostri ospedali in tutta l'Europa". "Voglio rivolgere infine un pensiero a tutte quelle persone che questo virus lo combattono quotidianamente con coraggio e determinazione, alle persone malate prima di tutto, al personale medico che in tutta Europa lavora senza sosta ed anche ai nostri cittadini che con il loro comportamento responsabile e disciplinato saranno decisivi per debellare questa pandemia - ha aggiunto -. C'è bisogno di tutta la nostra forza, energia e collaborazione e anche un po' di pazienza per far sì che questa giornata di plenaria cosi particolare ed atipica si possa svolgere serenamente, perché le decisioni che prenderemo oggi saranno di sostegno per loro".

"Nessuno stato membro può gestire questa crisi da solo ed in questa crisi è solo aiutandoci gli uni con gli altri che possiamo aiutare noi stessi", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo indossando dei guanti protettivi. "L'amore e l'empatia - ha proseguito - sono più forti del virus. La compassione e la gentilezza sono scintille della speranza in tutta Europa. E' difficile rendersi conto fino a che punto il mondo è cambiato dall'ultima volta che ci siamo visti, in pochissimo tempo il virus si è trasformato in pandemia che uccide, da un giorno all'altro il nostro modo di vita è cambiato, e siamo passati dalla routine quotidiana alla lotta per la nostra vita. Abbiamo vissuto una tragedia nel cuore dell'Europa di una portata inimmaginabile, sono vicina a tutte le vittime e loro famiglie. Ma se il virus colpisce forte i cittadini europei sono potenti e forti e rendo omaggio a uomini e donne che conducono questa lotta, dalla spagna all'Italia che sono andati incontro al pericolo, sono eroiLa storia sta guardando a noi adesso, insieme facciamo la cosa giusta con un unico grande cuore e non con 27 piccoli cuori. Viva l'Europa".

La presidente dell'esecutivo comunitario si è anche riferita alle decisioni prese da alcuni governi sul blocco dell'export. "Non ha senso che alcuni Paesi unilateralmente abbiano deciso di bloccare le esportazioni ad altri paesi nel mercato unico, ecco perché la Commissione è intervenuta quando alcuni paesi hanno bloccato l'esportazione di attrezzature verso l'Italia", ha detto. "Abbiamo approvato orientamenti per provvedimenti alle frontiere per proteggere la salute pubblica ma serve mantenere merci e servizi disponibili e abbiamo creato corridoi prioritari per il trasporto di merci", ha aggiunto. "Abbiamo lanciato l'iniziativa di investimento di risposta al Coronavirus per aiutare a dirigere 37 miliardi di euro per mitigare l'impatto della crisi, per salvare vite umane, posti di lavoro e aziende. Questo - ha proseguito - è il motivo per cui abbiamo adottato le norme temporanee più flessibili sugli aiuti di Stato di sempre, per consentire agli Stati membri di offrire un'ancora di salvezza alle imprese. I primi casi sono stati approvati a tempo di record, nel giro di poche ore". "È per questo che, per la prima volta nella nostra storia, abbiamo attivato la clausola generale di sospensione del Patto di stabilità e crescita. Ciò significa che gli Stati membri possono utilizzare tutta la potenza di fuoco di cui dispongono per sostenere coloro che sono al lavoro o senza lavoro, per sostenere le imprese grandi e piccole e per sostenere le persone in periodi difficili, chiunque si trovino, ovunque si trovino".

"Una risposta europea di successo può essere coordinata solo se il nostro mercato interno e le nostre frontiere funzionano come dovrebbero. Una crisi senza frontiere non può essere risolta ponendo barriere tra di noi - ha detto ancora von der Leyen -. Eppure, questo è esattamente il primo riflesso che hanno avuto molti paesi europei. Questo semplicemente non ha senso. E inoltre contraddice fondamentalmente il nostro spirito europeo. Perché non esiste un solo Stato membro in grado di soddisfare le proprie esigenze in termini di forniture e attrezzature mediche essenziali. Non uno".

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