BRUXELLES - "La Germania sostiene le idee che Ursula von der Leyen ha messo in campo" con il Green Deal, "spero che" dal vertice Ue "uscirà un forte segnale affinché l'Europa diventi un continente a impatto climatico neutrale nel 2050". Così Angela Merkel arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles. "Credo che il Green Deal sia molto ambizioso e molto impegnativo", ha sottolineato la cancelliera, che ha ricordato l'impegno già espresso nei mesi scorsi da Berlino "per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050". "Oggi", ha concluso Merkel, i leader Ue devono capire "se tutti gli Stati membri possano impegnarsi" per centrare l'obiettivo.
"Il Green Deal riprende molte idee che la Francia ha sempre difeso, faremo di tutto per convincere i partner attorno al tavolo che è indispensabile": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron entrando al summit Ue. "Dobbiamo trovare un buon meccanismo di transizione, il nucleare può fare parte del mix", ha detto Macron, ammettendo che però sul nucleare i Paesi hanno posizioni molto diverse.
Parlando del bilancio pluriennale della Ue, tema legato al Green Deal, Macron ha detto di non aspettarsi un accordo oggi ma solo la definizione di un metodo, perché ci sono "molte divergenze". Il bilancio Ue "deve preservare le politiche che fanno la forza dell'Ue, come quelle agricole e di coesione, e poi dobbiamo finanziare il digitale, l'intelligenza artificiale, la migrazione".
"L'Italia è in prima fila per la transizione energetica, abbiamo una posizione di leadership per il Green New Deal. Ci batteremo perché alcuni dei fondi possano essere utilizzati per la transizione energetica nei vari settori industriali". Lo dice il premier Giuseppe Conte al suo arrivo a Bruxelles per il Consiglio europeo. "L'Ilva rientra in questa logica assolutamente", aggiunge.
"I cambiamenti climatici sono la priorità numero uno" del vertice di oggi. "Spero ci sia un accordo". Così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, arrivando alla riunione dei leader. "La neutralità climatica è un obiettivo molto importante" e per realizzarlo serve una "transizione che integri l'impatto sociale ed il diverso punto di partenza dei diversi Paesi", ma "impone anche ingenti investimenti in ricerca, innovazione e nuove tecnologie".
