Al loro arrivo i leader europei hanno evidenziato che Londra dovrà pagare il conto della sua decisione, che i 27 devono essere uniti nel condurre il negoziato e che la priorità delle priorità è quella di salvaguardare i diritti dei cittadini Ue che risiedono in Gran Bretagna. In ogni caso difficilmente i negoziati potranno entrare nel vivo prima di conoscere l'esito delle elezioni anticipate indette dal governo inglese per l'8 giugno prossimo.
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