/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Clima-energia 2030, Ue a caccia accordo last minute

Clima-energia 2030, Ue a caccia accordo last minute

Interconnessioni aggiunte ai target, più sicurezza energetica

BRUXELLES, 18 ottobre 2014, 19:37

Redazione ANSA

ANSACheck

Clima-energia 2030, Ue a caccia accordo last minute - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - A meno di una settimana di distanza dal vertice dei leader dei 28, l'Unione europea è ancora a caccia di un accordo 'last minute' sul pacchetto clima-energia per il 2030. In questa fase "ci sono nodi da sciogliere legati a singoli Stati membri" riferiscono fonti comunitarie cautamente ottimiste sulla chance di riuscire ad adottare la strategia per il 2030 alla scadenza prevista, cioè il prossimo vertice Ue del 23 e 24 ottobre. A tenere banco nel complicato puzzle dei 28 non è più tanto il dibattito sul target di riduzione del 40% della CO2 e sulla ripartizione dei costi per arrivarci, soprattutto tramite il mercato Ue delle emissioni (Ets) e meccanismi di "solidarietà" alla base dei futuri 'aiuti' destinati alla recalcitrante Polonia e al suo gruppo di Visegrad (Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria).

 

I punti ancora in sospeso sono altri: nella bozza di conclusioni compaiono un target "vincolante" a livello Ue di "almeno il 27%" di consumo di energia da rinnovabili, che oscilla in una forchetta fino al 30%, più un target "indicativo" di un aumento del 30% dell'efficienza energetica, su cui l'accordo ancora non c'è. Complice la crisi ucraina, a questo si è aggiunto un 'nuovo' target: quello delle interconnessioni della rete elettrica rispetto alla produzione installata. Il Portogallo preme per la realizzazione del 15% per il 2030, sparito però dall'ultima bozza di conclusioni, che parla solo della necessità di prendere "misure urgenti" per raggiungere il 10% già fissato. Per realizzare un vero mercato unico dell'energia, i collegamenti indicati come prioritari sono in compenso quelli con i Paesi baltici e con la penisola iberica, con la necessità di finanziare subito eventuali nuovi progetti per raggiungerlo. A fare il punto sul "miglior modo di agire" in questa direzione sarà la Commissione europea prima del vertice Ue di marzo 2015.

 

L'ultima novità nella bozza di conclusioni dopo gli ultimi stress test è un nutrito paragrafo dedicato al gas, in cui i 28 concordano sulla realizzazione di "progetti critici" di interesse comune, a partire dal corridoio Nord-Sud, task force di tecnici su specifiche interconnessioni, miglioramenti della capacità di stoccaggio. Il pacchetto clima-energia sostanzialmente serve a dare chiare indicazioni sulla futura rotta degli investimenti, ma anche a mantenere una credibilità a livello internazionale. L'Ue non può presentarsi a mani vuote alla prossima conferenza Onu di Lima, a dicembre. In ballo c'è il successo dell'appuntamento di Parigi del 2015, da cui dovrebbe nascere il nuovo accordo globale taglia CO2. Fervono quindi i negoziati dietro le quinte degli sherpa dei 28 capi di Stato e di governo, ciascuno con la propria lista di proprità. Di certo un rinvio sarebbe ricco di incognite. L'agenda del summit Ue di dicembre è già piena a sufficienza con le politiche economiche e a presiedere la riunione sarà il nuovo presidente del Consiglio europeo: il polacco Donald Tusk.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.