"Ci proponiamo di sensibilizzare i consumatori belgi all'utilizzo del vero agroalimentare italiano, in particolare quello che fa riferimento al sistema di protezione europeo Dop e Igp, ma anche quello legato a produzioni di alta qualità" spiega Matteo Lazzarini, segretario generale della Camera di Commercio Belgo-Italiana.
"Presentiamo anche una ricerca che abbiamo condotto in Belgio che ci ha permesso di individuare oltre 70 prodotti alimentari riconducibili all'Italian sounding", cioè che inducono i consumatori a pensare di acquistare cibi "made in Italy" attraverso nomi o illustrazioni che rimandano alla cultura alimentare italiana. In Belgio è stato individuato "perfino un kit 'tutto incluso' per fare gli spaghetti attraverso delle bustine confezionate, contenuto in una scatola tricolore dove la parola 'italiano' è messa ben in evidenza", denuncia Lazzarini.
Il giro d'affari dell'Italian sounding nel mondo vale circa 60 mld.
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