Gli agricoltori europei e italiani si confermano in là con gli anni. Quasi un imprenditore su tre è over 65 nell'Ue (31,1%), il 39,7% in Italia, che si piazza al quarto posto in questa categoria. Il record in questa fascia di età tocca ai portoghesi (50,1%), seguiti dai romeni (41%) e ciprioti (40%).
All'altro estremo si collocano tedeschi (6,5%), austriaci (8,6%), polacchi (9,6%), finlandesi (10,2%), francesi (12,4%) e lussemburghesi (14,4%). In Italia gli under 35 sono ancora solo a quota 4,5%, fra i 35 e i 44 anni al 10,8%, fra i 55 e i 64 anni al 23,3%. L'Italia si piazza al settimo posto per quantità di terreni agricoli rispetto al totale dell'Ue (6,9%), che si concentrano soprattutto in Francia (15,9%) e Spagna (13,4%), seguite da Gran Bretagna (9,9%), Germania (9,6%), Polonia (8,3%) e Romania (7,5%). Se il numero di aziende nell'Ue è calato, la media di terreni per impresa agricola è cresciuta, con una media di 16,1 ettari nel 2013, contro gli 11,7 ettari del 2003. Le maxi-aziende dell'Ue sono in Repubblica Ceca (133 ettari), Gran Bretagna (93,5 ettari) e Slovacchia (80,7 ettari), mentre la Francia si piazza al sesto posto e la Germania al settimo.
L'Italia è al ventesimo, poco sotto la media dei 28 di 16,1 ettari, mentre in fondo alla classifica si collocano Grecia (6,8 ettari) e Ungheria (9,5 ettari). (ANSA)
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