L'obiettivo è quello di capire se occorre cambiare la normativa attuale per combattere frodi fiscali e ridurre la vendita di alcolici contraffatti, ma anche agevolare i piccoli produttori. Un altro punto da chiarire è se i consumatori europei sono adeguatamente informati su quello che stanno bevendo.
"Le attuali regole sulla classificazione e la struttura delle accise sulle bevande alcoliche si presta ad interpretazioni, quindi alcuni produttori possono utilizzare queste scappatoie per vendere alcol contraffatto", afferma il commissario europeo per gli affari economici e finanziari, Pierre Moscovici. "Prendendo parte a questa consultazione pubblica - spiega il commissario europeo agli affari economici - le parti interessate e i consumatori possono avere un impatto reale nel ridurre le frodi in questo settore. Vogliamo anche trovare il modo di alleggerire il peso sui nostri piccoli produttori", conclude Moscovici. (ANSA)
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