La presidenza italiana, ha quindi assicurato Martina, "continuerà a lavorare nelle prossime settimane", spiegando che il suo "compito è indirizzare e individuare strumenti chiari per poter fare il salto di qualità anche su questo fronte". In particolare, "sono convinto che la Bei possa effettivamente intervenire di più di quanto non abbia fatto finora, e che questa abbia anche l'attenzione e la disponibilità per farlo" nel favorire il credito ai giovani agricoltori che desiderano accedere a finanziamenti per la realizzazione degli investimenti necessari all'attività di impresa.
Per quanto riguarda l'accesso alla terra, invece, la presidenza italiana ritiene l'attuale normativa sugli aiuti di Stato "molto limitante" in quanto consente l'acquisto dei terreni agricoli solo nell'ambito di un progetto d'investimento più ampio e nei limiti del 10% del valore complessivo dell'investimento stesso. Per questo propone di valutare "una deroga per i giovani agricoltori". Infine, per facilitare lo scambio di esperienze professionali, un'iniziativa tipo l'Erasmus ma di più breve durata per i giovani agricoltori potrebbe essere realizzata grazie al sostegno delle Reti rurali nazionali e della Rete rurale europea.
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