I ministri dell'agricoltura dei
28 Stati membri sono contrari alla proposta della Commissione
europea di tagliare 448,5 milioni di euro alla Pac nell'ambito
del bilancio Ue 2015. "Non si ritiene che l'agricoltura debba
pagare due volte gli effetti dell'embargo russo", ha detto il
ministro dell'agricoltura Maurizio Martina e presidente di turno
dell'Agrifish, visto che i fondi dovrebbero essere prelevati
dalla riserva di crisi autofinanziata dagli stessi produttori.
"La discussione - ha detto Martina - ha consentito di
raggiungere una posizione forte e unitaria da parte di tutti i
ministri dell'agricoltura, che hanno ritenuto che la proposta
della Commissione Ue non corrisponde alle necessità del settore
agricolo, già molto provato dall'embargo della Federazione
Russa". In quanto presidente del Consiglio agricoltura "invierò
una lettera al presidente dell'Ecofin, perché tenga conto della
nostra posizione nell'ambito della procedura di conciliazione,
in corso con il Parlamento europeo" ha detto Martina.
Dal canto suo, il neocommissario all'agricoltura, Phil Hogan,
ha affermato di aver preso nota della "preoccupazione" degli
Stati membri, che comunicherà alla prossima riunione del
collegio di mercoledì. I 28 ministri dell'agricoltura "hanno
grossi dubbi sull'uso della riserva di crisi, che porta al calo
dei pagamenti diretti nel 2015, che si aggiunge alla riduzione
dei prezzi dei prodotti nello stesso anno, cosa che non è
accettabile" ha detto Hogan. "La compensazione finanziaria è
importante per diversi Paesi - ha ricordato Hogan - e specie
quelli del Mediterraneo, per la riduzione dell'export e
l'impossibilità di smerciare i prodotti". (ANSA)
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