BRUXELLES - Tre progetti per collegare le reti elettriche di Italia, Tunisia e Algeria e rendere sicuri gli approvvigionamenti energetici nell'area mediterranea, con un investimento di oltre due miliardi di euro: è questo, in sintesi, il contenuto dei piani di inter-connettività che vedono l'Italia protagonista dello studio progettuale elaborato da Med-Tso, l'associazione dei gestori elettrici dell'area mediterranea che punta a creare un'unica rete elettrica per i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.
Capolista dei futuribili progetti 'italiani' sono i due piani di connettività tra la Sicilia e Tunisi, del valore complessivo di 1,3 miliardi di euro, con un primo collegamento tra le città di Partanna (Trapani) e di Mornaguia (a sud-ovest di Tunisi), e un successivo rafforzamento della rete per aumentare la trasmissione elettrica di oltre 600 megawatt.
A completare l'auspicata mappa geografica della rete elettrica italiana è l'Algeria, che potrebbe connettersi alla Sardegna attraverso un cavo sottomarino con una capacità di 1000 megawatt.
"Tutte queste interconnessioni e questi progetti hanno un vantaggio enorme in termini di sicurezza degli approvvigionamenti", ha evidenziato Carlo Sabelli, presidente del comitato tecnico 1 - ‘pianificazione’ di Med-Tso.
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