Ascolta "IntegraSociaLab, formazione e cultura con fondi Ue" su Spreaker.
C’è una casa dove i bambini in fuga dalle guerre e dalla fame possono giocare mentre i loro genitori chiedono informazioni sull’inserimento scolastico o sull’ottenimento della residenza. Una casa in cui giovani operatori impegnati nel sociale fanno lezione di potenziamento della lingua italiana a chi è giunto in Italia. Accogliente, con cinque stanze, è munita di un laboratorio didattico di e-learning per l’inclusione sociale e culturale e per l’avviamento al lavoro e alla formazione, otto postazioni e pc, due bagni, un terrazzo e uno spazio con giochi per i più piccoli.
Lì dove un tempo le porte erano chiuse, oggi sono aperte per accogliere e includere. Siamo nell’appartamento al piano terra di un parco condominiale in via Marconi 111 a Ercolano, in provincia di Napoli, bene confiscato alla camorra e restituito al Comune che lo ha utilizzato per fini sociali con il progetto IntegraSociaLab, realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Programma Operativo Nazionale Legalità 2014-2020, Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Un progetto che punta a favorire l’inclusione di migranti nel tessuto cittadino attraverso attività laboratoriali e linguistiche.
Con le risorse assegnate, pari a 282.764,70 euro, quell’immobile da un anno rivive nel cuore della città, insieme ad un altro sito al corso Resina, anch’esso confiscato ad un clan di camorra, oggi sede di Radio Siani, di un laboratorio tecnologico e di un’agenzia di comunicazione, in cui le fasce deboli svolgono attività sociali e si formano sulle nuove tecnologie.
Due immobili recuperati che beneficiano dei Fondi Europei, oggi al servizio della comunità. Entrambi sono gestiti da Aics (associazione italiana cultura e sport) del Comitato provinciale di Napoli e dalla cooperativa sociale Giancarlo Siani.
“E’ importante che i Fondi Europei vengano utilizzati per riqualificare gli immobili confiscati” dice Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vice presidente nazionale di ANCI. “Se i beni vengono abbandonati, la comunità ha l’impressione che lo Stato non riesce a sostituirsi alla camorra. Ecco che noi abbiamo scelto di utilizzarli al meglio. E’ bene che la Programmazione Europea preveda dei fondi per la riqualificazione di questi immobili perché è un segnale che diamo ai più giovani: lo Stato contro la malavita organizzata alla fine vince sempre”.
Al centro IntegraSociaLab, sono operative diverse figure professionali: un mediatore linguistico e culturale, un assistente sociale, un operatore socio sanitario che li accompagna alle visite mediche fino a renderli autonomi, un operatore legale che dà informazioni sui permessi di soggiorno. Qui vengono presi i documenti che serviranno per il disbrigo di pratiche e portati all’attenzione degli uffici comunali, un lavoro di ‘cerniera’ tra stranieri e pubblica amministrazione.
In una sala, banchi e lavagne con frasi e verbi in italiano: alcune ore vengono dedicate al potenziamento della nostra lingua. I servizi sono attivi dal lunedì al venerdì.
Il vice sindaco con delega ai Beni Confiscati, Luigi Luciani aggiunge: “I Fondi Europei per la riqualificazione dei beni confiscati sono una risorsa straordinaria per la nostra città. Abbiamo avuto un finanziamento dal Ministero degli Interni che è la stazione appaltante di questo finanziamento dell’Unione Europea e lo abbiamo utilizzato per riqualificare completamente il bene confiscato di corso Resina e quello in via Marconi”.
Cultura, inclusione e abbattimento delle barriere: i cardini del progetto. “Il bene confiscato in via Marconi, grazie ai Fondi Europei e alla riqualificazione avvenuta, è diventato un punto di riferimento in città per la formazione non solo dei migranti ma anche dei giovani del territorio. Un luogo di incontro e di cultura” aggiunge Giuseppe Scognamiglio, presidente della cooperativa sociale Giancarlo Siani.
Ad Ercolano un altro immobile confiscato e interessato da lavori di riqualificazione sarà affidato, grazie ad una misura del Pnrr, al settore Politiche Sociali. A breve nuova linfa darà vita e speranza, così come avvenuto in questi due luoghi. Luoghi in cui si guarda al futuro. Senza dimenticare il passato.
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