(ANSA) - CATANZARO, 5 OTT - L'hotel Uliveto Principessa di Cittanova - luogo "simbolico" perché posto sotto sequestro inizialmente per truffa contro la legge 488 e poi anche per reati inerenti il 416/bis - ha ospitato l'assemblea regionale del coordinamento di Libera Calabria.
"In Calabria - ha detto don Ennio Stamile, referente regionale di Libera motivando la scelta - c'è estremo bisogno che detti luoghi simbolo vengano adeguatamente sostenuti con ogni mezzo, perché sappiamo bene che la 'ndrangheta fa di tutto per potersene riappropriare, non solo attraverso esplicite minacce, ma soprattutto con una meticolosa e sistematica azione di boicottaggio. Se pensiamo che dopo che il bene è stato posto sotto sequestro ed i matrimoni sono scesi da 100 a 25, comprendiamo il valore di questa scelta e come sia importante sostenere la struttura".
I lavori dell'assemblea sono stati preceduti da una giornata formativa, che ha visto i soci di Libera approfondire diverse tematiche: "racket e usura da sistema ad impero" con relazione tenuta da don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione antiusura "Interesse uomo" e componente della segreteria nazionale di Libera; "l'esperienza del progetto Liberi di scegliere del Tribunale dei minori di Reggio Calabria", con relazione-testimonianza del giudice Patrizia Surace e "la Costituzione di parte civile nei processi per mafia e corruzione", con l'avvocato Lucia Lipari, del coordinamento territoriale di Libera Reggio. Matteo Luzza, referente regionale Libera memoria, ha poi presentato all'assemblea anche attraverso video testimonianze, il nuovo sito dedicato alla memoria delle vittime innocenti delle mafie "Vivi" che Libera da quest'anno ha deciso di mettere in rete.
Successivamente si sono formati i lavori di gruppo. Accolta la proposta di celebrare la prossima Giornata regionale della memoria e dell'impegno, il 21 marzo 2018, a Vibo Valentia mentre quella nazionale sarà celebrata a Foggia. All'unanimità sono state approvate sia la proposta di avviare una campagna regionale sul tema "La libertà non ha pizzo", che si ispira al progetto Reggio Libera Reggio per gli imprenditori che intendono resistere alla pressione del racket e dell'usura ed all'educazione al consumo critico, sia quella di avviare per i beni confiscati un censimento regionale delle buone pratiche ed attivare i Laboratori di progettazione partecipata sui seguenti territori: Reggio, Locride, Sibaritide, Vibo, Crotone, Piana (Gioia Tauro).
"Nel corso del dibattito è stato sollevato - riporta un comunicato - l'annoso problema delle 'vacche sacre', che ha provocato diversi incidenti stradali nel territorio della Piana, nonché ingenti danni all'agricoltura, con disorientamento e scoramento da parte dei cittadini che si vedono invasi strade e terreni da circa 3.500 vacche secondo una recente stima, e che percepiscono come assolutamente insufficiente l'azione di contrasto da parte degli organi preposti. A tal proposito, Libera che già alcuni anni addietro si era occupata del problema, lancia un accorato appello a tutte le aziende agricole, cooperative ed altro, adeguatamente attrezzate ad essere disponibili ad accogliere parte di questi animali lasciati allo stato brado". (ANSA).
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