Sgarbi, "Tesoro d'Italia" anche a Venaria

Dopo l'Esposizione il critico punta a replicare la sua mostra

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 23 GIU - Al termine dell'esposizione universale la mostra 'Tesoro d'Italia - La biodiversità dell'arte italiana' curata da Vittorio Sgarbi e realizzata negli spazi di Eataly potrebbe essere replicata "in forma di antologia alla Reggia di Venaria Reale a Torino". Lo ha spiegato lo stesso critico d'arte alla stampa, nel corso di una visita guidata alla rassegna, che mette in mostra l'arte da lui ritenuta più rappresentativa per ogni regione italiana, dal '300 al '900. In occasione dell'arrivo a Expo di nuove opere, che vanno quasi a completare la mostra, Vittorio Sgarbi ha accompagnato il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, e il patron di Eataly, Oscar Farinetti a visitarla. Sono oltre 350 le opere esposte in quella che Sgarbi ha definito "una mostra di Stato anche se finanziata da un privato". Anche il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, oggi ha visitato 'Tesoro d'Italia': "è una mostra molto originale - ha commentato prima di lasciare Expo - Mette insieme molte opere italiane, famose e meno famose.

Sicuramente per i visitatori di Expo è l'occasione di vedere una parte dell'arte italiana".

Tra i capolavori dell'arte italiana arrivati a completare la mostra ci sono tra gli altri un quadro di De Chirico dal valore di 7 milioni di euro, 'Interno metafisico', proveniente da Ferrara; un'opera di Luigi Miradori detto 'Il genovesino' (Riposo nella fuga in Egitto) proveniente dalla chiesa di Sant'Iberio a Genova. "Mancano ancora un po' di quadri, ad esempio dalla Basilicata - ha concluso Sgarbi - ma ci sono delle opere che non ha mai visto nessuno". (ANSA).

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