(ANSA) - PALERMO, 28 OTT - La blue economy e l'impiego delle
sue applicazioni in chiave scientifica per migliorare la qualità
dei prodotti ittici e garantire la sicurezza alimentare di un
numero sempre più crescente di consumatori di pesce. Di questo
si è discusso nel corso di un workshop che si è tenuto ad Expo
Milano, nel padiglione Italia, nei giorni scorsi, organizzato
dall'Istituto per l'ambiente marino costiero del Cnr, in
collaborazione con il Dipartimento Pesca e agricoltura della
Regione Siciliana, il coordinamento degli atenei siciliani e il
Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo tramite lo
sportello Sprint Sicilia.
Alla presenza del dirigente generale dell'assessorato alle
Attività produttive, Alessandro Ferrara, il presidente del
distretto della Pesca siciliano, Giovanni Tumbiolo, ha
presentato il progetto "Nuove Rotte: Blu economy", avviato in
Sicilia con fondi europei. L'obiettivo è sostenere lo sviluppo e
il rafforzamento delle imprese aderenti al distretto con
l'utilizzo di nuove tecnologie finalizzate a innalzare i livelli
qualitativi e di sicurezza alimentare dei prodotti.
"Il progetto fornisce un contributo concreto ai temi di
Expo. Quello della blue economy - ha spiegato Giovanni Tumbiolo
- è un modello di sviluppo socio-economico che parte dal mare,
dalla Sicilia, ma che non si esaurisce nel mare e con il mare.
La Blue Economy è l'economia della responsabilità, individuale e
collettiva, prevede la rigenerazione e la restaurazione delle
risorse marine e terrestri, attraverso una nuova sensibilità:
economica, sociale, ambientale e culturale".(ANSA).
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30 ott. 2015