(ANSA) - PALERMO, 13 OTT - E' stato presentato al Clsuter
biomediterraneo a Expo il progetto Titan (Tataouine Italia:
Turismo Agricoltura Network). Finanziato da Eni, con
l'assistenza tecnica e il coordinamento dell'università di
Bologna e della Fondazione Alma Mater e con il supporto locale
dell'Ods (Office de développement du Sud de Tataouine).
Lo scopo del progetto, già attivo da cinque anni, è quello di
promuovere, attraverso la valorizzazione del lavoro autonomo e
della microimprenditoria, l'integrazione socio-economica delle
donne e dei giovani dei villaggi rurali a maggioranza berbera.
Tutto ciò avviene potenziando la produttività agricola, e
come conseguenza di questo, anche il turismo risente di questi
effetti benefici. Infatti grazie alla formazione professionale
non solo del settore primario ma anche di quello privato,
l'offerta turistica e la diversificazione di servizi ad essa
connessi cominciano ad avere dei riferimenti importanti che
prima non esistevano. Una delle caratteristiche della zona del
villaggio di Ras el Oued in Tunisia (da cui provengono alcune
delle donne che hanno partecipato al progetto) è l'aridità e la
siccità, condizioni ostili per lo sviluppo di piante e alberi
eppure, in questo ambiente così difficile e impervio, la natura
ha dato vita ad una varietà di piante aromatiche che grazie alla
lavorazione fatta dalle donne berbere rivelano grandi proprietà
medicinali e curative.
Il progetto dunque, ha cercato di mettere in risalto queste
capacità aiutando la produzione e la commercializzazione di
salse, varietà di menta, creme e infusi che sperano di trovare
uno sbocco in primis sul mercato interno nazionale e poi,
eventualmente, su quello internazionale. (ANSA).
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30 ott. 2015