(ANSA) - MILANO, 14 OTT - Non disperdere ma tramandare anche
alle future generazioni di agricoltori e di consumatori il
patrimonio di ricchezza rappresentato dalla biodiversità del
Piemonte, in particolare per quanto riguarda le qualità
fruttifere. E' l'obiettivo che la Regione Piemonte ha illustrato
a Expo nel corso di un evento al padiglione di Slow Food, nel
corso del quale è anche stato presentato il volume 'Frutti
dimenticati e biodiversità recuperata', realizzato in
collaborazione con Arpa e Ispa.
In Piemonte infatti esiste un patrimonio di biodiversità, in
particolare per quanto riguarda le mele e le pere; ne esistono
infatti centinaia di varietà diverse che sono tipiche della
regione. Sono state oltre 400 le varietà di melo catalogate nel
corso di uno dei progetti portati avanti dalla Regione in
collaborazione con aziende vivaistiche e con il conservatorio
della Scuola teorico pratica Malva Arnaldi. A cui si aggiungono
le 80 varietà di pero e 70 vitigni da vinbo. "Per il Piemonte la
salvaguardia della biodiversità è importante - ha sottolineato
il direttore della Direzione agricoltura della Regione,
Gaudenzio De Paoli - perchè i frutti dimenticati e recuperati
devono essere preservati in quanto memoria ma anche come
consegna ai nostri figli e nipoti". L'importanza della tutela
della biodiversità nei diversi territori "è stata riconosciuta
anche dalla Commissione europea, che nella programmazione
2014-2020 ha previsto delle misure relative a questa tematica",
ha concluso. (ANSA).
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30 ott. 2015