Serracchiani, si' a sostegno reddito

Convegno su welfare e l'impatto di invecchiamento in Italia e Ue

Redazione ANSA TRIESTE
(ANSA) - TRIESTE, 28 SET - La misura di sostegno attivo al reddito, attuata per prima dal Friuli Venezia Giulia, "è un patto tra la Regione e la persona che deve impegnarsi a migliorare le condizioni di vita", "non è né elemosina né assistenza". Così la presidente Fvg Debora Serracchiani ha riassunto il provvedimento di welfare regionale al convegno internazionale "La famiglia: dove mangia, come vive" a Milano Expo da Assindatcolf (Associazione sindacale nazionale datori lavoro domestico) al padiglione Ue.

La società italiana e europea cambia invecchiando, con modifica delle reti parentali. Serracchiani ha spiegato il modello sociale Fvg, che connette politiche sanitarie e sociali ed ha richiesto innanzitutto "uno sforzo culturale". La sanità del Fvg è "buona, con punte di eccellenza - ha rilevato - ma aveva bisogno di un riadattamento perché risaliva agli anni'90, con 17 ospedali pubblici chiamati a fare di tutto e di più", mentre ora si tratta di "non scaricare sulle famiglie i problemi del territorio". Per questo motivo, il Fvg, seconda regione per anzianità dopo la Liguria, doveva "ridurre i punti nascita ma accrescere ciò che serve per fronteggiare l'invecchiamento della popolazione". Occorre riqualificare le politiche sociosanitarie rimodulando la formazione operatori.

Si è parlato di welfare familiare. L'esigenza di potenziare in Europa l'assistenza domiciliare ha "uno spazio altissimo", per Luigi Morgano (Intergruppo Invecchiamento attivo) del Parlamento Ue. Carla Facchini (Università Milano Bicocca): tra 60/70 anni, in Italia, il 7/10% della popolazione ha problemi di salute, dopo i 70 il 26% degli uomini e 1/3 delle donne; sopra gli 80 anni, per il 70%.(ANSA).

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