(ANSA) - MILANO, 29 GIU - E' stata la spezia più pregiata e
affascinante, lo zafferano, ad aprire questa mattina la
settimana dell'Abruzzo all'interno del Palazzo Coldiretti all'
Expo. Ad introdurre i sette giorni dedicati alle produzioni
regionali e intitolati #exportiamoabruzzo, è stato l'accordo
programmatico per favorire l'accesso dei giovani alla Banca
dello zafferano, promossa dall'associazione 'Le vie dello
zafferano' con lo scopo di rilanciare la coltivazione del crocus
sativus.
Presenti all'evento, il direttore di Coldiretti Abruzzo
Alberto Bertinelli, il presidente dell'associazione 'Le vie
dello zafferano', Nicola Ursini, e due membri del direttivo,
Roberta Di Paolo e Ettore Gentile giunti a Milano per promuovere
l'iniziativa
"Il progetto - ha spiegato Ursini - consiste nella singolare
idea di distribuire bulbi a titolo di prestito d'onore a nuovi
coltivatori con la finalità di rendere meno oneroso l'avvio di
nuovi insediamenti e incentivare le imprese giovanili
rilanciando di fatto la produzione di zafferano, con un
riferimento particolare alla Dop Zafferano dell'Aquila".
Bertinelli si è soffermato sull'"importanza che riveste
questa spezia per la nostra regione e che assume un significato
speciale per il contesto in cui ci troviamo. Parlare dello
zafferano all'interno di Expo - ha detto - vuol dire far
conoscere questo prodotto in tutto il mondo, in un percorso di
promozione che deve continuare anche alla fine dell'esposizione
milanese con l'impegno di tutti i soggetti preposti alla
valorizzazione del territorio".
Lo zafferano viene prodotto in Abruzzo in piccole ma preziose
quantità: basti pensare che per un Kg di zafferano occorrono
circa 200mila fiori e 500 ore di lavoro e che la raccolta dei
fiori può avvenire per massimo 20 giorni tra la fine di ottobre
e l'inizio di novembre in un'area di produzione che comprende
diversi comuni in provincia dell'Aquila. (ANSA).
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30 ott. 2015