Allarme carne: esperto Oms, nessun cibo va eliminato

Oleg Chestnov commenta studio su carni rosse e tumori

Redazione ANSA MILANO

MILANO - "Sappiamo che alcuni alimenti, a causa del modo in cui vengono preparati e lavorati, possono portare a problemi di salute se magari assunti in misura eccessiva. Questi prodotti non vanno però eliminati dalla dieta, ma limitati". E' il commento di Oleg Chestnov, vice direttore generale dell'OMS, in merito a un report che la stessa Oms ha da poco diramato su un presunto legame tra il consumo di carne rossa e il cancro del colon retto.

"Non sono un politico e non mi sento un politico - ha detto, a margine del convegno su Alimentazione e Nutrizione organizzato a Expo del Ministero della Salute - ma sono un dottore e solitamente tendo a non limitare le mie passioni. La vita non è facile, e ci sono molte sfide da superare: è importante non eliminare i cibi, ma piuttosto limitarli e gestirli correttamente". Il documento che correla le carni rosse al cancro contiene "un messaggio indirizzato soprattutto ai politici, perché possano auto-regolare la materia all'interno dei loro Paesi. Non è tutto per forza bianco o nero, ma bisogna capire il giusto equilibrio, e penso che questo sia un argomento che debba entrare nell'agenda della ricerca scientifica".

La causa dei problemi attuali nella nutrizione "è un sistema alimentare che 'si è rotto', e che non sta promuovendo diete sane. La seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione ha impostato una visione del mondo dove ciascuno ha accesso a diete accessibili, diversificate, sicure e salutari, e dove i bimbi crescono sani e raggiungono il loro pieno potenziale".

Una persona su nove nel mondo "ha una cattiva alimentazione e oltre 160 milioni di bambini con meno di 5 anni soffrono di malnutrizione cronica, mentre mezzo miliardo di persone sono obese. Ci sono famiglie che non possono permettersi cibi ricchi di nutrienti a sufficienza, mentre cibi ricchi di grassi, zuccheri e sale sono poco costosi e subito accessibili". Quello di cui ora c'è bisogno, ha concluso, "è poter contare sulla leadership del Governo italiano e sul potenziale generato dal grande successo di Expo 2015 per assicurare sostegno ad azioni finalizzate a migliorare la nutrizione del sistema alimentare".

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