Premio Edison-Volta a missione Planck

Riconoscimento a Mandolesi, Puget e Tuber. Presente il Nobel Har

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 16 OTT - Nell'Anno internazionale della Luce, Nazzareno Mandolesi, Jean-Loup Puget e Jan Tauber hanno ricevuto il Premio Europeo per la Fisica Eps-Edison-Volta per aver osservato la prima luce emessa dall'universo. I tre scienziati sono i leader scientifici della missione Planck dell'European Space Agency che ha studiato la radiazione cosmica di fondo, permettendo di ottenere una mappa precisa e dettagliata dell'universo appena nato, risalendo a oltre 13 miliardi di anni fa. La consegna del premio è avvenuta nel corso del simposio "Luce e Innovazione" organizzato da Edison e dalla Società Italiana di Fisica, in collaborazione con la Società Europea di Fisica e la Fondazione Alessandro Volta. Il riconoscimento ha cadenza biennale e quest'anno ha previsto un'assegnazione straordinaria in occasione dell'Expo e dell'Anno internazionale della Luce proclamato dall'Assemblea Generale dell'Onu. All'evento, inserito nel programma Edison Open 4Expo, è intervenuto tra gli altri il fisico francese Serge Haroche, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 2012, per la scoperta riguardante metodi sperimentali innovativi che consentono la misurazione e la manipolazione di sistemi quantistici. Haroche nel suo intervento "Blue Sky research and innovation" ha approfondito le connessioni tra scienza fondamentale e applicazioni, mostrando come l'innovazione può nascere fortuitamente dalla convergenza di ricerche teoriche non correlate. "Il tema di questo simposio - ha detto l'ad di Edison, Bruno Lescoeur - contraddistingue la storia di Edison, che nasce a Milano proprio con la storica illuminazione del Teatro alla Scala nel 1883 grazie alla prima centrale termoelettrica dell'Europa Continentale. Con questo storico primato, e con il successivo sviluppo delle prime centrali idroelettriche, la Lombardia ha consacrato il suo ruolo di motore del cambiamento in Italia e in Europa, a meno di un secolo di distanza dall'invenzione della pila da parte di Alessandro Volta. Da allora, per oltre 130 anni, innovazione, tecnologia e ricerca guidano lo sviluppo di Edison, contribuendo alla trasformazione del mercato dell'energia e al progresso della società".

"Senza ricerca di base - è stata la riflessione del Nobel - non è possibile produrre innovazione tecnologica. Le ricerca di base richiede però due ingredienti fondamentali: il tempo e la fiducia". Durante l'evento, alla giovane ricercatrice Giulia Grancini è stata assegnata la "Borsa di studio Edison", per il suo studio sull'analisi dei nuovi materiali per la produzione di energia elettrica fotovoltaica.(ANSA).

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