McCurry, fotografo volti e strade caffè

Con Lavazza il racconto delle comunità dei Paesi produttori

Redazione ANSA

MILANO - "Persone che mi restituiscono, con lo sguardo, storie in grado di arrivare dritte ora alla testa, ora al cuore". Così Steve McCurry ricorda gli incontri del suo lungo viaggio accanto a 'Tierra!', il progetto di responsabilità sociale Lavazza che ha dato origine al Calendario 2015, al libro fotografico e alla mostra 'From these Hands: a Journey along the Cofee Trail', di prossima apertura a Milano.

Dal 2002, prima ancora che Lavazza lanciasse 'Tierra!', la sua iniziativa di sviluppo sostenibile in America Latina, India e Africa, il grande fotoreporter americano è diventato il fotografo dei 'Difensori della Terra', i protagonisti del calendario Lavazza 2015. Donne e uomini che grazie alla coltivazione del caffè hanno visto crescere l'economia dei loro villaggi, hanno potuto mandare i bambini a scuola e trovato realizzazione nel lavoro.

Non poteva esserci un punto di vista più adatto dell'obiettivo di McCurry per raccontarli: da 30 anni voce autorevole della fotografia internazionale, ha documentato i principali scenari di guerra, testimoniando culture che rischiano di scomparire e assicurandosi prestigiosi riconoscimenti internazionali. Con la stessa curiosità McCurry si è avvicinato ai contadini del caffè, prima in America Latina, in India e in Africa, fino ai più recenti viaggi in Etiopia e Vietnam.

"Abbiamo potuto vedere le persone lavorare, raccogliere il caffè, rilassarsi e scherzare al bar - racconta -. Invitati in ogni casa in cui passavamo, ospiti in un mondo che è davvero altrove. Anche questo è il bello di un lavoro come il mio e di un progetto come Tierra!, non essere visti come intrusi, ma come parte di un disegno condiviso, di sostegno materiale, sociale e culturale".

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