Lavazza e fotografia, gusto sposa arte

Tanti artisti sedotti dal mondo del caffè con Steve McCurry

Redazione ANSA

MILANO - Dalle pubblicità di Carmencita al coffee design, dal Carosello alla partnership con il Guggenheim che ha portato l'avanguardia futurista a New York, in mostra per il pubblico americano: fin dalle sue origini Lavazza ha eletto l'arte e la comunicazione a portavoce del suo stile nel mondo.

Un connubio particolarmente fortunato è quello con la fotografia, che ha dato vita, fin dal 1993, a un calendario divenuto vero e proprio oggetto da collezione. Scorrendo gli oltre vent'anni di edizioni è facile capirne il motivo: i primi due portano la firma di un maestro assoluto, Helmut Newton, seguito dai maggiori artisti dell'obiettivo. Ferdinando Scianna e Annie Liebovitz, Elliot Erwitt e David Lachapelle, solo per citare alcuni fuoriclasse che si sono divertiti a ritrarre la tazzina di espresso più famosa al mondo.

Nel '99 Lavazza 'sposa' l'agenzia Magnum Photos, per un calendario incentrato sulla sensualità del caffè, mentre più di recente l'opera si discosta dall'immagine glamour e vagamente trasgressiva d'inizio secolo per raccontare il più ambizioso progetto di sviluppo sostenibile avviato da Lavazza, 'Tierra!', presente oggi in tre Continenti.

Abbandonati i set fotografici patinati, l'obiettivo di Steve McCurry torna alle radici del caffè, tra i Paesi e le comunità che lo coltivano in Africa, in America Latina o in Asia. Un viaggio appassionante che il pubblico potrà vivere in prima persona, grazie alla mostra 'From these Hands: a Jurney along the cofee Trail', organizzata da Lavazza e firmata dall'architetto Fabio Novembre, al Museo della Scienza e della Tecnologia 'Leonardo da Vinci' di Milano, dal 5 giugno al 5 luglio.

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