(di Ilaria Liberatore) (
ANSA) - MILANO, 29 OTT - L'agricoltura del Mezzogiorno come
strumento di rilancio per l'Italia: questo l'argomento al centro
dell'assemblea nazionale della Cia (Confederazione italiana
agricoltori), a Expo, intitolata 'L'agricoltura del Sud per la
legalità e per lo sviluppo dell'economia nazionale'.
All'incontro, tenutosi a Palazzo Italia, hanno partecipato, fra
gli altri, il ministro per le Politiche Agricole, Maurizio
Martina, il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, il presidente
di Cia, Dino Scannavano, e i presidenti di Puglia e Calabria,
Michele Emiliano e Mario Oliverio.
L'agricoltura per il Mezzogiorno rappresenta una componente
economica rilevante, che contribuisce per il 4% alla formazione
di valore aggiunto rispetto alla media nazionale del 2%.
Tuttavia alcuni limiti infrastrutturali e alcune condizioni
socio-economiche ne condizionano negativamente lo sviluppo. Tra
queste, la criminalità organizzata, che negli ultimi 30 anni è
riuscita a sottrarre più di 100 miliardi di euro all'economia
legale dell'agricoltura e dell'agroalimentare.
"Dobbiamo dare dignità umana, attraverso il lavoro, alla
gente meravigliosa che lavora nelle nostre campagne e dove,
guardacaso, le mafie stanno facendo i loro grandi affari - ha
detto Don Ciotti -. In un momento di crisi la filiera
agroalimentare è diventata una delle loro grandi risorse. Solo
nel Lazio, su 160 beni confiscati, la metà erano ristoranti,
pizzerie e bar".
"Propongo un patto di lavoro quotidiano dove non ci sia uno
slogan, ma l'impegno quotidiani per fare in modo che, attraverso
l'esperienza agricola di tante regioni del Mezzogiorno, si possa
creare sviluppo, occupazione, crescita, impresa - ha commentato
il ministro Martina -. Dobbiamo riconoscere che, nonostante i
tanti anni difficili che abbiamo alle spalle, abbiamo anche
maturato tante opportunità e ci sono bellissime esperienze di
impresa agricola nel Mezzogiorno, che, proprio, in questi anni,
si sono fatte e hanno ottenuto successi clamorosi".
Favorevoli e convinti della necessità e dell'importanza di
investire nell'agricoltura al sud sia il presidente pugliese
Emiliano, sia il presidente calabrese Oliviero.(ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
30 ott. 2015