Raitre, arriva "Slang-That's Sapore"

Viaggio in Usa di Gerardo Greco su tracce dell'italian sounding

Redazione ANSA MILANO

(di Michela Nana) (ANSA) - MILANO, 23 OTT - "Slang-That'Sapore": questo il titolo scelto dalla Rai per un'inchiesta in due puntate a tutela del cibo italiano nel mondo, in particolare in America. Il programma, presentato a Expo alla presenza del ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, è un viaggio nella campagna americana alla ricerca dell' "italian sounding", cioè a dire gli alimenti italiani più "copiati". Un percorso alla scoperta delle aziende che tentano di imitare i prodotti simbolo del made in Italy, dal parmigiano alla mozzarella, spesso messi in commercio come "parmesan" o altri nomi generici.

Rai Expo dedica un'inchiesta al tema, che è stato anche uno dei più discussi a Expo: il falso cibo made in Italy è "Slang-That'Sapore', presentato oggi a Expo al Padiglione Coldiretti, in onda domani, sabato 24, e sabato prossimo, 31 ottobre, su Rai3 alle 16:30. A condurlo un volto noto della rete, Gerardo Greco. Narrato attraverso un linguaggio da 'road movie' il viaggio tra i falsi cibi italiani si snoda tra New York e Woodstock, alla scoperta di come una mozzarella diventa un bastoncino essiccato e tagliato a fette, pronto per essere usato dai consumatori americani. "È un modo moderno di fare televisione - ha spiegato il direttore di Rai3, Andrea Vianello -. La tv sta cambiando, si evolve e questo è un nuovo modo di raccontare. È un programma molto divertente che svela uno scenario anche pacchiano". 'Slang-That'Sapore' si interroga su quanto contino gli ingredienti italiani per la creazione di un piatto ispirato alla nostra tradizione. A rispondere a questa domanda sono tre giovani cuochi italiani che lavorano a New York e che ogni giorno nei loro ristoranti rimangono fedeli alla cucina nostrana. Gli chef si sono cimentati in una gara di preparazione di un tipico menù italiano con prodotti non italiani. La sfida è simbolicamente ambientata a Woodstock, per quella che è una rivoluzione al falso cibo italiano. "Se ci copiano significa che siamo un punto di riferimento - ha spiegato lo chef Carlo Cracco - il problema è come difendere i nostri prodotti. Dobbiamo comunicare alle persone la differenza tra i nostri cibi di qualità e quelli che non solo non sono buoni ma nemmeno sani". Il mercato dell' "italian sounding" ha un giro di affari di 54 miliardi di euro: "per contrastare il fenomeno" servono comunicazione e informazione e su questo stiamo lavorando in particolare negli Stati Uniti - ha detto il ministro Maurizio Martina -. Il 2016 sarà l'anno dell'Italia negli Stati Uniti con una campagna di promozione che approda anche in tv, per comunicare cosa è il vero cibo italiano". (ANSA).

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