E' boom raccolta erbette spontanee

Cia e Vas,tema portante'Mangiasano' 23/5,laboratori bimbi a Expo

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Sarà la crisi e l'austerità che attraversa il Paese, oppure una consapevole riscoperta del patrimonio naturale, sta di fatto che in Italia c'è un 'piccolo esercito' di 100mila persone che va per prati, campagne e boschi a raccogliere erbe spontanee che poi finiscono in tavola, sotto forma di tenere insalatine e o dare sapore aromatico ai piatti.

Lo affermano Vas-Verdi Ambiente e Cia-Confederazione italiana agricoltori presentando la X edizione della Giornata nazionale "Mangiasano" che si svolgerà sabato 23 maggio nelle piazze delle principali città italiane e in cui si parlerà di questa tendenza, nonché di tutto ciò che ruota intorno alla sana alimentazione, con laboratori, piccoli corsi formativi, dibattiti, degustazioni e mercatini.

Inoltre all'interno di Expo, nel Padiglione Italia, Turismo Verde della Cia, in collaborazione con Vas, nell'ambito di "Mangiasano" realizzerà piccole classi per i bambini, dove la materia di studio sarà l'agricoltura e si potranno scoprire, tra l'altro, molte erbe spontanee che nascono nel nostro Paese.

La stellaria, la lingua di cane, la piantaggine, la borraggine, la malva, la bubbolina e l'ortica sono - osservano Cia e Vas - solo un micro esempio dell'immenso patrimonio vegetale spontaneo di cui è ricco il nostro territorio. Una risorsa complessiva ancora per molti versi inesplorata ma su cui stanno lavorando molto i titolari degli agriturismi. Sono ormai centinaia le aziende agricole e gli erboristi che propongono corsi di approfondimento sulla conoscenza delle piante selvatiche, tour nelle macchie e laboratori culinari sull'impiego in cucina delle erbe di campo. Ma c'è un'unica controindicazione - avvertono Vas e la Cia - così come avviene per i funghi, nessuno deve raccogliere erbe spontanee di alcun tipo senza una adeguata e certificata conoscenza delle stesse, tantomeno dovrà mangiarle. E' notorio come alcune erbe non siano edibili ed altre siano protette dalla legislazione vigente, quindi ne è vietata la raccolta. (ANSA).

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