Nel 2100 Italia più calda di 5 gradi

Coldiretti, in agricoltura danni per 1 mld da surriscaldamento

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Entro la fine del secolo i termometri in Italia potrebbero segnare fino a 5 gradi in più, addirittura 7 durante le estati. I giorni estivi, con temperature oltre i 25 gradi, aumenteranno, così come le afose notti tropicali, quelle in cui la colonnina di mercurio non scende sotto i 20, mentre in inverno sarà più raro andare sotto lo zero. A delineare questo impatto del cambiamento climatico sul Belpaese è il rapporto "Il clima futuro in Italia" diffuso dall'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, mentre la Coldiretti sottolinea i danni economici causati dal surriscaldamento.

Lo studio delinea due scenari: uno ottimistico, in cui il contrasto mondiale al cambiamento climatico è più forte, e uno pessimistico, caratterizzato da interventi più blandi. In uno scenario ottimistico le temperature medie in Italia saliranno tra 1,8 e 3,1 gradi centigradi, mentre in uno scenario ottimistico l'aumento è stimato fra 3,5 e 5,4 gradi. Il cambiamento si farà sentire soprattutto in estate: nello scenario pessimistico il termometro salirà tra 4,2 e 7 gradi.

Parallelamente rischieremo di avere 59 notti tropicali e 56 giorni estivi in più, insieme a 39 giornate in meno sotto zero.

Sempre secondo l'Ispra, il 2014 si è distinto come l'anno più caldo mai registrato: +1,57 gradi, il valore della temperatura media è stato il più elevato dell'intera serie dal 1961.

Stando a uno studio di Coldiretti, ammontano a 1 miliardo di euro i danni alle coltivazioni made in Italy provocati dall'invasione di parassiti 'alieni' provenienti da altri continenti (la Xylella degli ulivi dal Costa Rica, il cinipide galligenle delle castagne dalla Cina, l'Aethina Tumida del miele dal Nord America). "Siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento accentuata negli ultima anni - sottolinea l'organizzazione degli agricoltori - ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi e l'aumento dell'incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono la nostra agricoltura".(ANSA).

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