Fao, nel mondo 795 milioni di affamati

Oltre la metà dei Paesi in via di sviluppo ha dimezzato la fame

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - La fame nel mondo continua a diminuire, seppure in modo graduale. Oggi si stima che siano 795 milioni le persone affamate, 167 milioni in meno rispetto a dieci anni fa. A renderlo noto è la Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, che insieme al Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo e al Programma alimentare mondiale ha presentato, oggi a Roma, il rapporto 2015 "State of Food Insecurity in the World".

Stando ai dati, 72 Paesi in via di sviluppo su 129 hanno raggiunto il primo degli "Obiettivi del Millennio" stabiliti dall'Onu nel 2000: dimezzare la fame entro il 2015. Altri 9 Paesi, invece, sono a un passo dalla meta. Alcune aree come l'America Latina, le regioni dell'Est e Sudest asiatico, il Caucaso e l'Asia Centrale, e le regioni nord e ovest dell'Africa hanno fatto veloci progressi nel ridurre la fame. Sempre nei Paesi in via di sviluppo la prevalenza della denutrizione - cioè le persone che non sono in grado di consumare cibo sufficiente per una vita attiva e sana - è scesa al 12,9% della popolazione, rispetto al 23,3% di 25 anni fa.

I casi di successo si devono soprattutto a condizioni politiche stabili, sviluppo economico e politiche di protezione sociale rivolte ai più vulnerabili. In generale nei Paesi in via di sviluppo i due indicatori ufficiali in merito alla lotta alla fame - il numero degli affamati e la proporzione dei bimbi denutriti sotto i cinque anni di età - sono calati in parallelo, dando un messaggio positivo. In molti Paesi, tuttavia, dove la riduzione della malnutrizione infantile è stata lenta, c'è ancora spazio per migliorare la qualità delle diete, le condizioni igieniche e l'accesso all'acqua potabile.

"La fame resta ancora un problema quotidiano per circa 795 milioni di esseri umani, di cui 780 milioni vivono nei Paesi in via di sviluppo", osserva il direttore generale della Fao José Graziano da Silva. "Sradicare la fame deve restare più che mai un obiettivo chiave dei governanti". (ANSA).

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