(ANSA) - MILANO, 29 APR - Per sei mesi, dall'1 maggio al 31
ottobre, il mondo intero sarà simbolicamente unito in 110 ettari
a nord ovest di Milano, in nome del cibo e del tema "Nutrire il
pianeta, energia per la vita". Ecco chi parteciperà e come si
articolerà l'Expo, qual è l'icona dell'esposizione e quale la
sua eredità.
PAESI: a Expo 2015 partecipano ufficialmente 145 Paesi. Alcuni,
come Uruguay o Ecuador, lo fanno per la prima volta con un loro
padiglione. Sono poi presenti 3 organizzazioni sovranazionali -
Onu, Ue, Comunità Caraibica - e 13 organizzazioni civili, da
Save the Children al Wwf, da Action Aid alla Caritas.
CLUSTER: in inglese la parola significa "grappolo". Expo di
"grappoli" ne ha nove, 9 padiglioni collettivi dedicati a Paesi
uniti in nome di una caratteristica comune: 6 cluster riguardano
l'alimento che unisce i Paesi presenti (cacao, caffè, riso,
grano, frutta, spezie), 3 riguardano la caratteristica
geografica che unisce i Paesi (Zone Aride, Mare e Isole,
Biomediterraneo).
PADIGLIONI: sono oltre ottanta. Una cinquantina sono
"self-built", sono stati cioè realizzati direttamente dai Paesi
o dalle realtà partecipanti (come Coca Cola o la cinese Vanke);
altri (i cluster) sono stati costruiti per unire più Paesi. Sono
54 le nazioni che ne hanno uno proprio. Il più grande è quello
della Germania, seguito da quello della Cina. Tutti sono
ecosostenibili: a fine manifestazione saranno smontati e
rimontati nei rispettivi Paesi, oppure in altre zone.
PADIGLIONE ITALIA: è un quartiere che si sviluppa lungo una
strada di 325metri intorno alla quale, organizzate in borghi e
piazzette, vengono presentate le eccellenze italiane. Cuore del
quartiere è Palazzo Italia, struttura avveniristica di 5 piani
in cemento biodinamico che resterà anche dopo l'esposizione.
ALBERO DELLA VITA: ideato da Marco Balich, è l'icona del
Padiglione Italia. Realizzato in acciaio e legno da un consorzio
di 19 aziende, è alto 35 metri e ha una chioma larga 42 che
fiorirà di luci e giochi pirotecnici per offrire 1.260
spettacoli, uno ogni ora per i sei mesi dell'esposizione.
CARTA DI MILANO: è il documento fondamentale, la vera eredità
che Expo 2015 intende lasciare, una sorta di protocollo di Kyoto
sulla sostenibilità ambientale e alimentare del pianeta, che
anche i visitatori di Expo potranno sottoscrivere. Verrà
consegnata al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-moon, il 16 ottobre a Milano. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA