(ANSA) - MILANO, 30 MAR - La dieta mediterranea non fa bene
solo alla salute, ma anche all'ambiente. Lo conferma uno studio
condotto da ricercatori spagnoli che sottolinea come, a parità
di apporto calorico, il menù tipicamente servito sulle tavole
iberiche rilasci un'impronta di carbonio minore rispetto a
quello proposto su quelle inglesi e americane. In pratica,
inquina meno.
Secondo la ricerca, pubblicata sul Journal of Health Services
Research & Policy, in media l'impronta di carbonio di un pasto
spagnolo è di 5,08 kg di CO2 equivalente, molto inferiore a
quello americano (tra 8,5 e 8,8 kg di CO2e) e del Regno Unito
(7,4 kg di CO2e). Nello studio, che ha coinvolto il complesso
ospedaliero Juan Ramón Jimenez di Huelva, l'università Jaume I
di Castellón e l'università di Huelva, per calcolare l'impronta
di carbonio del cibo sulle tavole spagnole gli studiosi hanno
analizzato i menù di 448 pranzi e altrettante cene serviti in
ospedale, basati su una dieta equivalente a quella mediterranea.
"Questi menù - ha detto Rosario Vidal, docente all'Università
Jaume I e autore principale dello studio - avrebbero potuto
essere serviti in qualunque scuola, ristorante o famiglia
spagnola. Le ricette analizzate includono piatti tipici come la
zuppa di gazpacho andalusa, il pisto manchego (una frittata di
diverse verdure di stagione, ndr), la paella o il puchero,
simile allo stufato".
Nello studio i ricercatori hanno creato un database con
l'impronta di carbonio dei cibi coltivati, pescati o prodotti.
Per calcolare l'impronta di CO2 di ciascun piatto e menù hanno
poi semplicemente moltiplicato la quantità necessaria alla
preparazione del pasto. "La differenza tra il valore medio della
dieta mediterranea e dei paesi di lingua inglese - ha spiegato
Vidal - è legata al fatto che in Spagna viene mangiata molta
meno carne, un alimento con un'elevata impronta di carbonio, e
vengono consumate più verdura e frutta, che hanno impronte
minori. Quindi non è solo più sana, ma la nostra dieta è anche
più ecologica". (ANSA).
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