Libro, 'Ci salveranno gli chef'

Sono gli ambasciatori del made in Italy agroalimentare nel mondo

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 13 MAR - Usciti dalle cucine in cui sono custoditi i loro segreti, gli chef hanno invaso gli schermi televisivi e le pagine dei giornali e ad essere segnalati sulle guide internazionali. Ambasciatori della cucina e del buon cibo italiano, c'è chi pensa che saranno loro a "salvare" l'immagine dell'Italia nel mondo. Questa l'opinione dell'economista Denis Pantini, che insieme alla giornalista Alessandra Moneti ha pubblicato il libro "Ci salveranno gli chef", edito da Agra. Si tratta di un'indagine su quali siano le insidie in cucina, e quanto possa essere importante il contributo dell'enogastronomia italiana per la crescita del sistema agroalimentare.

Secondo Pantini e Moneti, le "punte di diamante" sono Massimo Bottura, Davide Scabin e Massimiliano Alajmo, entrati nella classifica "The world's 50 Best Restaurant". Il libro parla anche di chef-rockstar e di 'bad boys'. "Unisce scienza e fantascienza - spiega Moneti - per indagare sul momento dorato dell'agroalimentare e della cucina italiana quale àncora di salvataggio del Paese", spiega Moneti, secondo cui i protagonisti della ristorazione "mai come in questi ultimi anni stanno facendo squadra e sono in rete", pur in assenza di un vero coordinamento tra politiche culturali, turismo, agricoltura e formazione.

Dati alla mano, Pantini analizza l'evoluzione del sistema produttivo del food&beverage italiano e il contributo che il settore offre a Pil ed esportazione. "Considerata nella sua accezione più ampia, e cioè dalla produzione agricola fino alla distribuzione al dettaglio, la filiera agroalimentare italiana pesa sul Pil per quasi il 9% e sull'occupazione nazionale per il 14% e coinvolge oltre 2 milioni di imprese".(ANSA).

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