Antica capitale del Brasile con il nome di Curral del Rei, Belo Horizonte impazzisce per il calcio. Per questo non poteva che essere una delle sedi del Mondiale, la preferita del ct della Selecao Luiz Felipe Scolari che, se potesse, farebbe giocare i suoi sempre nello stadio 'Minerao' per via di una torcida innamorata persa della nazionale e che, nel caso, contesta e fischia soltanto a partita conclusa. Appena si arriva in città la domanda è solo una: ''Cruzeiro o Atletico Mineiro?''. Qui infatti si vive in un costante clima di rivalità tra due delle squadre di più alto livello del calcio brasiliano, sviluppatasi nel corso degli anni a forza di successi, capitomboli e ko clamorosi, sfide indimenticabili e a volte, violenze. L'Atletico è campione del Sudamerica in carica, il Cruzeiro ha conquistato il Brasilerao 2013: è sfida continua.

Ora però si ferma tutto per il Mondiale e agli abitanti di Belo Horizonte, o Beagà come da nomignolo dato alla città dai suoi abitanti, tocca anche il peso di dover ospitare gli arci-rivali dell'Argentina, che soggiorneranno a Vespasiano, agglomerato dell'area metropolitana, a 23 km. dal centro di 'BH'. Ad accogliere l'Albiceleste sarà, nel centro tecnico 'Cidade do Galo', la Milanello dell'Atletico. Ospitalità e privacy saranno garantite, ma che succederà in caso di finale a Rio contro il Brasile? Ci saranno manifestazioni non solo anti-Mondiali (in una del 2013 qui ci fu un morto, un ragazzo di 21 anni) ma anche anti-Argentina? Intanto Ronaldinho ha messo casa a disposizione dell'amico Leo Messi, affinchè vi ospiti genitori, compagna e il resto della famiglia. Belo Horizonte, che ha una folta comunità italo-brasiliana (la Fiat ha qui i suoi stabilimenti), non possiede particolare appeal turistico, ma va vista Pampulha, zona di ampi viali, piazze e parchi con tanto di lago progettati dal grande Oscar Niemeyer. Per la vita notturna un'alta concentrazione di locali è nella zona di Savassi, così chiamata in ricordo di un celebre panificio italiano.