"In sostanza - insiste il coordinatore nazionale del Turismo, assessore regionale dell'Abruzzo - si può andare in spiagge esotiche, ma non è ammesso raggiungere i propri cari nel periodo pasquale se questi vivono in Italia. Tutto questo viene autorizzato e ammesso a danno del turismo italiano e in particolare del comparto alberghiero, da mesi paralizzato dalle norme sulle restrizioni della mobilità. Quest'ultima decisione - conclude D'Amario - rischia di minare ancora di più la fiducia degli operatori turistici nazionali ormai allo stremo".
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