(ANSAmed) - MADRID, 13 GEN - E' guerra sulla spartizione degli
introiti prodotti dal record di turisti fra il Comune di Granada
e l'Alhambra, il complesso palaziale andaluso, della dinastia
araba nazari, che anche nel 2014 ha segnato un record di visite
come il principale reclamo turistico della Spagna. Lo scorso
anno 2.402.473 persone hanno visitato la fortezza araba, mentre
il totale delle visite al complesso monumentale, includendo le
esposizioni e altre attività culturali è stato di 3.113.485
persone, secondo i dati diffusi dal patronato, con entrate ai
botteghini per 27 milioni di euro.
'L'Alhambra accusa di estorsione il Comune di Granada', titola
oggi El Pais, nel dare conto della polemica politico-culturale
che non è nuova, ma si è ravvivata di recente. Maria del Mar
Villafranca, la direttrice del patronato che gestisce il
complesso palaziale e dipende dalla Giunta dell'Andalusia - a
guida socialista - accusa il Partido Popular e il sindaco della
città, José Torres Hurtado, di "attaccare" l'Alhambra ogni volta
che si avvicinano le elezioni, in particolare quelle municipali
convocate per il 24 maggio prossimo. Da parte sua, il primo
cittadino ha tacciato come "nemici" di Granada i responsabili
del patronato e la Giunta dell'Andalusia, perché si rifiutano di
investire il danaro ricavato dalle visite nel recupero del
centro storico dell'Albaicin, il quartiere con il quale
l'Alhambra condivide la dichiarazione di Patrimonio mondiale
dell'Unesco.
Circa un anno fa, il sindaco Hurtado aveva avanzato la proposta
di destinare alla città 2 euro su ogni biglietto di ingresso
all'Alhambra, il cui costo varia fra i 7 e i 25 euro. Ma il
patronato ha risposto 'picche', argomentando che non è possibile
da un punto di vista legale. Tuttavia, nonostante la polemica,
la città e la forteza nazari sono condannate a intendersi, per
cui dal patronato assicurano che "quando ci sarà un'idea seria
di gestione congiunta" del recupero del Albaicin, "ci siederemo
a discuterla".
(ANSAmed)
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