Da Ryanair nessuna conferma, né smentita: l'amministratore delegato Michael O'Leary negli ultimi tempi ha anzi evidenziato come la compagnia di Dublino abbia mire espansionistiche in paesi del Nord Africa, e Medio Oriente come Israele, Egitto, Algeria e Libia. Il problema peculiare della Tunisia è che le negoziazioni per il progetto di Open Sky con l'Unione europea sono ancora in corso, pertanto se le intenzioni di Ryanair dovessero essere esaudite bisognerebbe procedere ad un accordo bilaterale. Uno dei principali timori per l'Open Sky in Tunisia è che la concorrenza non regolamentata potrebbe in qualche modo danneggiare la compagnia di bandiera Tunisair, tra l'altro in vista di una sua ristrutturazione interna. Si tratterebbe comunque di concludere un accordo simile a quello firmato con il Marocco nel 2006 che tutelò la compagnia nazionale Royal Air Maroc. Gli specialisti del settore tunisini affermano che Tunisair sia pienamente in grado di competere con qualsiasi vettore e che, anzi, potrebbe addirittura lanciare una sua compagnia low-cost in prospettiva dell'apertura dell'Open Sky. (ANSAmed).
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