(di Paolo Paluzzi)
TUNISI - Tra moschee e minareti, medine e souk, oasi di montagna e canyon, deserto e villaggi berberi, cammelli e dromedari, in calesse o in jeep, datteri e cous cous, tra lingua araba e francese. Hanno vissuto un'esperienza unica, "una dimensione senza tempo", le decine di partecipanti dell'associazione culturale barese "Donne in corriera" nel viaggio che le ha portate dal nord a sud della Tunisia, dalla capitale e Hammamet - con le rigogliose palme e l'azzurro del mare - a Tozeur, al confine con l'Algeria, fino a Douz alle porte del Sahara. Loro guida speciale per l'occasione, Giorgio Gigliotti, scrittore e giornalista, in questi giorni in Tunisia per presentare alla storica sede della Dante Alighieri la sua trilogia di racconti sul mondo arabo mediterraneo dal titolo "Islamitudine", edizioni Ponte Sisto.
L'esperienza delle "donne in corriera" nasce nel 2011 dall'entusiasmo e dalla creatività di un gruppo di professioniste di Bari che hanno in comune il piacere di viaggiare e quello della lettura, spiega la fondatrice dell'associazione, Maria Gabriella Caruso, ideatrice anche del progetto "Bookandparti" germogliato dall'idea della lettura intesa come percorso della conoscenza, intreccio di storie, itinerario di pura immaginazione attraverso la forza della parola scritta. Perché allora non farsi letteralmente accompagnare dall'autore in persona per scoprire i luoghi che egli stesso descrive? E' così che Gigliotti, che ha vissuto per ben otto anni in questa terra e ne conosce tutte le sfumature, ha accompagnato il gruppo con le letture tratte dai suoi tre libri: "Hotel Allah", "Pane e Allah", e "Polvere di Allah", in cui ci racconta il vissuto di tanti personaggi che riflettono i loro diversi modi di vivere e di sentire la vita. Ogni tappa di un itinerario che ha toccato buona parte del Paese, concentrandosi sul sud e le sue bellezze naturalistiche, è stata dunque impreziosita da una lettura dell'autore, che attraverso i suoi racconti e le sue esperienze, ha preso per mano e condotto le compagne di avventura in un viaggio emozionante tra spirito e materia. Un momento di bella condivisione tra culture diverse.
"Ogni giorno un'esperienza nuova, ricca di emozioni e di umanità per i paesaggi incantevoli e per le persone che hanno sempre da raccontare qualcosa". Un esempio positivo concreto di come culture diverse possano arricchirsi l'un l'altra e di come il deserto possa anche essere "un luogo dello spirito", sottolineano le "Donne in corriera" (www.ledonneincorriera.it).
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