ROMA - Nel 2023 la decisione delle autorità italiane di assegnare alle navi umanitarie porti spesso lontani dalla zona degli interventi ha fatto perdere alle ong complessivamente 374 giorni duranti i quali non sono state in grado di svolgere le loro missioni di salvataggio nel Mediterraneo. La denuncia arriva da Sos Humanity, organizzazione tedesca che ha intrapreso un'azione legale a riguardo.
Lo scorso anno per 107 volte, rileva la ong, è stato assegnato alle navi umanitarie un porto distante, costringendole a percorrere 150.538 km aggiuntivi. Si tratta di "una tattica sistematica e politica con conseguenze mortali", afferma Mirka Schäfer, portavoce di Sos Humanity. "Con questa pratica - aggiunge - il governo italiano ha impedito alle navi di soccorso di operare per più di un anno intero e ci ha inviato in giro per il mondo più di tre volte e mezzo - mentre circa 2.500 persone sono annegate nel Mediterraneo centrale!".
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