LISBONA - In Portogallo il ministero degli Interni sta elaborando un nuovo protocollo di sicurezza fatto di regole che aspirano a facilitare nuovi e più tempestivi approcci ai crimini di odio e alla violenza urbana in generale.
L'idea è quella di facilitare interventi preventivi in casi di sospetto terrorismo, estremismo violento o radicalizzazione. Si chiama Strategia integrata di sicurezza urbana e consiste nel definire più precisamente commenti da considerarsi razzisti, xenofobi e omofobi, o comunque offensivi nei confronti di minoranze etniche, religiose o di genere.
Ma le nuove regole, presto in vigore, includono anche nuovi sistemi di videosorveglianza con allarmi associati a videocamere capaci di identificare situazioni di pericolo, come per esempio un'auto in contromano su una strada o una valigia abbandonata per troppo tempo in un luogo pubblico.
L'elaborazione di questa strategia si è basata su un lungo lavoro d'inchiesta che ha coinvolto oltre un centinaio fra enti, associazioni e cittadini comuni, fra cui istituzioni sanitarie, l'associazionismo nel mondo della scuola, le università, le Ong che operano a stretto contatto con migranti o vittime di abusi, ma anche autorevoli psicologi, influencer digitali e cantanti pop.
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