(ANSAmed) - TEL AVIV, 25 FEB - Il premier Benyamin Netanyahu
ha annunciato di aver ordinato "la promozione di un piano per
circa 3500 case" nella delicata area E1 in Cisgiordania - una
zona tra Gerusalemme e la città-colonia di Maale Adumim - nella
quale a lungo sono stati congelati tutti i progetti di
costruzione in quanto ostacolo alla Soluzione dei 2 stati. Da
sempre la Comunità internazionale ha sostenuto che ogni
edificazione avrebbe l'effetto di tagliare in due la
Cisgiordania impedendo ogni sviluppo di un possibile stato
palestinese. Il progetto annunciato dal premier - in un convegno
organizzato da un giornale di destra - comprende due piani a
nord di Maale Adumim per 3.426 case già predisposto da passati
governi israeliani, compreso quello di Rabin nel 1994. "Questo
annuncio - ha detto Netanyahu che è in campagna elettorale - ha
una forte importanza e penso che ognuno lo possa capire".
Abu Rudeina, portavoce del presidente Abu Mazen, ha
condannato l'annuncio del premier definendolo un passo che
"spinge verso l'abisso". "Questa decisione - ha spiegato citato
dalla Wafa - è il risultato della politica americana parziale e
pericolosa a favore dell'occupazione, che ha portato a una
situazione in violazione del diritto internazionale e che
trasgredisce le linee rosse". "Avvertiamo il governo israeliano
di non proseguire in questa politica di escalation che - ha
ammonito Rudeina - non porterà sicurezza e stabilità a nessuno,
ma piuttosto aumenterà la tensione e la violenza nella
regione".(ANSAmed).
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